La Moldavia subisce le ripercussioni della guerra in Ucraina. Forse, più di tutti
CHISINAU - Interruzioni di elettricità, missili che colpiscono in maniera indiscriminata e inflazione alle stelle: le conseguenze della guerra in Ucraina stanno gettando la vicina Moldavia in un abisso.
La proprietaria di un negozio di alimentari di Chisinau - capitale della Moldavia - ha raccontato al Guardian: «Vedo anziani che piangono davanti alle vetrine dei negozi. Non è che non possono permettersi il salame. Non possono permettersi nemmeno il latte».
Il vertiginoso aumento dell'inflazione - al momento si attesta al 35% - ha fatto raddoppiare il prezzo della maggior parte dei prodotti alimentari. «Come si può risparmiare qualcosa? Tutta va in cibo e medicine» testimonia un'abitante di Borogani, cittadina a sud del Paese. «Senza la compensazione delle autorità sarebbe stato grave», aggiunge.
Stando al tabloid britannico, oltre il 40% della popolazione è alle prese con costi di vita insostenibili e il 21% non può permettersi il minimo indispensabile.
La dipendenza - La Moldavia dipende in gran parte dalla Russia e dall'Ucraina per le forniture di energie fossili ed elettricità. Ma la Gazprom ha tagliato le forniture e da quando l'esercito russo ha cominciato a bombardare le infrastrutture critiche dell'Ucraina, il Paese ha smesso di esportare elettricità.
Il ministro degli Esteri moldavo, Nicu Popescu, stima che l’approvvigionamento energetico dei mesi invernali verrà a costare un miliardo di euro in più rispetto a quanto il governo è in grado di spendere. Finora i partner occidentali della Moldavia hanno coperto un terzo dei costi aggiuntivi.
I ministri sono consapevoli che la crisi energetica comporta rischi politici: «La guerra ibrida della Russia in Moldavia riproduce la strategia energetica utilizzata contro l'Europa in generale, ma coinvolge anche la guerra di propaganda (...) sui canali sociali e nelle strade», afferma al Guardian l'analista politico Igor Boțan. «In risposta, il governo sta cercando di diversificare le fonti energetiche e di ottenere il sostegno dei partner occidentali».
Alcuni politici d'opposizione - in particolare quelli del partito Sor - accusano il governo per le difficoltà economiche riscontrate nel Paese e sostengono un ritorno a legami più stretti con la Russia.