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STATI UNITISe non Biden, chi? Tutti i nomi del (possibile) successore

28.06.24 - 15:00
La débâcle del presidente americano durante il dibattito con Trump ha gettato il fronte democratico nello sconforto.
AFP
Se non Biden, chi? Tutti i nomi del (possibile) successore
La débâcle del presidente americano durante il dibattito con Trump ha gettato il fronte democratico nello sconforto.

WASHINGTON - Un buco nell’acqua, un suicidio in diretta, un flop totale. Non si sprecano i commenti in negativo della débâcle del presidente americano Joe Biden durante il primo dibattito presidenziale con Donald Trump, avvenuto la scorsa notte. E la lista continua.

Un abisso - Una cosa è certa: il confronto tra i due tycoon ha messo in luce tutte le difficoltà di Biden a tenere testa agli attacchi del rivale. Quattro anni di differenza, ma un abisso in termini di energia che i due hanno portato in studio.

La prestazione disastrosa di Biden ha minato le certezze democratiche. E se di panico (per il momento) non si può ancora parlare, una certa ansia è iniziata a serpeggiare tra lo schieramento blu. La "sonnolenza" e le difficoltà di Biden non sono passate inosservate, l'età e le condizioni di salute dell'attuale presidente sono tornate a rovinare il sonno dei democratici.

Democratici nel panico? - «Sono molto preoccupato», ha ammesso un democratico del Congresso in un'intervista con il Wall Street Journal, augurandosi che «non sia troppo tardi per sostituirlo». «I partiti esistono per vincere e l'uomo sul palco con Trump non può vincere. Questo timore aumenterà le richieste affinché si faccia da parte», ha aggiunto con il New York Times un altro democratico.

Dietro al sostegno di facciata sottolineato dai democratici, la posizione dei Biden vacilla. Via dunque al toto-successore. Una riflessione che, secondo i recenti sviluppi e da quanto sostengono gli esperti, non si situa più nel campo del fanta-elezioni.

Il tempo però stringe. Se questa strada dovesse essere scelta, sarebbe un primato storico. Mai un presidente ha rinunciato alle elezioni a questo punto della campagna.

Se Biden rinuncia, chi al suo posto? - Il mazzo non è ampio e di assi ce ne sono ben pochi. La prima carta non può che recitare il suo nome: Kamala Harris. L'attuale vicepresidente non gode di grande stima in ambiente democratico dopo quattro anni relegata nell'ombra a causa di alcune gaffe di troppo.

Più accreditato dagli elettori dem, per conto, il governatore della California Gavin Newsom. «Restiamo uniti con il presidente», ha dichiarato ai giornalisti dopo il flop di Biden. Newsom guarda al domani, precisamente al 2028, ma non è detto che, in caso di necessità, non accetti di prendere il posto del presidente.

Sul gradino più basso del podio dei candidati si trova invece la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer. Un nome catapultato sulla cronaca nazionale quando un gruppo di estrema destra ha cercato, l'8 ottobre 2020, di rapirla.

Nel mazzo blu ci sono poi il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, quello dell’Illinois J.B Pritzker, il deputato della California Ro Khanna. E infine, non è esclusa neppure l'ipotesi di un ritorno della famiglia Obama alla Casa Bianca. Questa volta però con Michelle non nei panni della first lady.

Questo malgrado la smentita giunta prontamente dal portavoce della campagna di Biden Seth Schuster: «Non abbandonerà la corsa».

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