Quarantanove gli indagati tra cui due dipendenti della Città metropolitana di Palermo.
L'organizzazione avrebbe fatto passare verso la Svizzera e il Regno Unito almeno 30 persone.
GENOVA - Immigrati clandestini truccati perché i loro volti corrispondessero a quelli sulle carte d'identità, albergatori compiacenti che li ospitavano: la banda che organizzava il traffico di persone in viaggio verso Svizzera e Regno Unito passando per l'Albania si era organizzata come una vera e propria agenzia di viaggio, ma i carabinieri della Compagnia Genova Centro, guidati dal comandante Michele Zitiello, sono riusciti a scoprirla e a smantellarla.
Quarantanove gli indagati tra cui due dipendenti della Città metropolitana di Palermo, che fornivano timbro a secco e carte d'identità in bianco per creare i falsi documenti. L'inchiesta è partita da una rapina in una sala scommesse di Genova, fruttata 12mila euro (oltre 12700 franchi svizzeri), organizzata secondo gli investigatori con la complicità della cassiera.
Secondo quanto ricostruito dai militari, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Genova, ogni migrante pagava 12mila euro. Dall'Albania arrivavano a Genova o a Palermo dove venivano truccati e ospitati in B&b. Poi in macchina passavano il confine. I carabinieri, in cinque mesi hanno accertato il passaggio di almeno 30 persone per un totale di 360mila euro.