Perché, dopo i diversi casi di focolai Covid-19 a bordo, si teme possa peggiorare l'epidemia in corso
SYDNEY - Sono tre, e non due come era emerso inizialmente, le navi da crociera bloccate dalle autorità al largo delle costa occidentale dell'Australia. Una di queste, riporta la Cnn, è la Msc Magnifica che si era fermata a Fremantle e stava rientrando a Dubai quando la società armatrice ha deciso di fermare tutta la sua flotta.
«Nessuno a bordo, né tra i passeggeri né tra i membri dell'equipaggio ha febbre o segni di insufficienza respiratoria», ha fatto sapere Msc in un comunicato. La seconda nave bloccata è la tedesca Artania con circa 800 passeggeri a bordo, la maggior parte tedeschi, di cui 7 positivi al coronavirus. A proposito di questi ultimi il premier del Western Australian Mark McGowan ha assicurato che se richiedono assistente sanitaria urgente saranno portati in un base dell'aviazione australiana e da lì faranno rientro in Germania.
L'ultima nave è la Vasco da Gama sulla quale viaggiano 800 australiani, 109 neozelandesi, 33 britannici e turisti di altre nazionalità. Sarebbe dovuto attraccare a Fremantle ma invece è stata dirottata sull'isola di Rottnest dove è stato allestito un centro per la quarantena degli australiani. Gli altri dovranno restare a bordo.
Dopo il caso della Ruby Princess, attraccata a Sydney dalla quale sono sbarcati 147 passeggeri positivi al Covid-19, l'Australia considera le navi da crociera potenziali focolai. Il caso della Ruby ha scatenato polemiche nel Paese poiché i 2'700 passeggeri a bordo, tra i quali decine con i sintomi influenzali, sono stati fatti scendere senza essere prima sottoposti a nessun controllo medico.
Intanto i casi nel Paese continuano ad aumentare, sono 2'550 al momento con 12 morti.