Il boss trapanese è accusato di essere uno dei mandanti degli attentati di Capaci e Via D'Amelio
CALTANISETTA - Il pm Gabriele Paci ha chiesto l'ergastolo per Matteo Messina Denaro, accusato di essere uno dei mandanti degli attentati di Capaci - compiuto nel maggio 1992 nel quale morì il magistrato antimafia Giovanni Falcone insieme alla moglie e ai tre agenti della scorta - e di Via D'Amelio - del luglio 1992 nel qual persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta.
Il processo si celebra davanti alla Corte d'Assise di Caltanissetta. Il superlatitante trapanese, a capo del mandamento di Castelvetrano e irreperibile da 27 anni, è considerato uno dei boss più potenti di Cosa Nostra.
La richiesta è stata avanzata a conclusione della requisitoria, durata otto udienze. Matteo Messina Denaro è difeso dagli avvocati Salvatore Baglio e Giovanni Pace.