Che è ritornato alla luce in maniera tristemente inedita con social e internet, dove si è mischiato ad altri estremismi
BERLINO - L'antisemitismo ha «raggiunto il cuore della società tedesca» ed è diffuso anche al di là dei settori più estremisti, come hanno anche dimostrato le manifestazioni contro le misure anti-covid. A dirlo è il nuovo report del Bfv, l'Ufficio per la protezione della costituzione (l'intelligence tedesca).
«Il numero di crimini antisemiti continua ad aumentare costantemente, e questa è solo la punta dell'iceberg», dichiara in un comunicato ufficiale il presidente del Bfv Thomas Haldenwang, ripreso dall'agenzia stampa tedesca DPA.
La cosa estremamente preoccupante è che l'antisemitismo diventi una sorta di trait d'union fra le narrazioni «di movimenti e ideologie estremiste anche diverse» facendosi largo anche «nelle manifestazioni Covid-scettiche così come in quelle per la questione israeliana e - più di recente - anche nel discorso legato alla guerra in Ucraina», commenta sempre Haldenwang.
Secondo il nuovo rapporto, che copre il periodo dall'estate 2020 all'autunno 2021, l'antisemitismo si propaga «soprattutto grazie a internet» ritenuto «terreno fertile», dalle autorità tedesche che parla anche di «una vera e propria vampata durante il periodo pandemico».
Web, che è anche terreno privilegiato per questo tipo di crimini «con insulti, minacce, incitamento all'odio e negazionismo dell'Olocausto», commenta il Commissario per l'antisemitismo tedesco Felix Klein - citato sempre da DPA - e che evidenzia anche un aumento dei reati a esso legati (2'351 nel 2020, primato assoluto per gli anni 2000).