I pirati informatici chiedono ora un riscatto di un milione di dollari: «Faremo il possibile per proteggere in clienti»
SYDNEY - Un massiccio cyberattacco alla grande rete di telefonia Optus, che ha colpito i dati personali di 9,8 milioni di australiani. Il governo federale ha preparato misure per permettere all'azienda di condividere con le banche i dati degli utenti colpiti da questo e da possibili altri attacchi, perché di possano adottare precauzioni contro potenziali frodi.
La ministra degli Affari Interni Clare O'Neil ha riferito di aver incontrato funzionari dei servizi 'Australian Signal Directorate' per programmare misure che richiedano a banche e altre istituzioni finanziarie di essere informate immediatamente di violazioni significative di dati che colpiscano i loro clienti.
«Le compagnie australiane devono fare tutto il possibile per proteggere i dati dei propri clienti», ha poi dichiarato. Le autorità stanno intanto verificando la veridicità di un post che minaccia di vendere i dati online se la Optus non pagherà un riscatto di un milione di dollari Usa. E la polizia federale ha rivelato di essere a conoscenza di segnalazioni secondo cui «dati rubati e credenziali di utenti Optus possono essere in vendita attraverso una serie di piattaforme».
Le banche sono da tempo un obiettivo primario per i criminali informatici, e alcune di esse hanno già intensificato il monitoraggio di attività sospette. Un portavoce dell'Australian Banking Association ha detto che le banche stanno monitorando attentamente gli sviluppi, ma gli utenti Optus dovrebbero chiedere le informazioni più aggiornate dalla compagnia.
«We will do whatever it takes (faremo tutto il possibile) per proteggere in nostri clienti», ha assicurato a sua volta una portavoce di Optus.