Notte di attacchi dal cielo su entrambi i paesi, nella capitale ucraina si registrano almeno due morti
KIEV - Missili russi hanno preso di mira Kiev nella notte tra martedì e mercoledì. Le testimonianze che arrivano dalla capitale ucraina parlano del silenzio squarciato dalle esplosioni dei sistemi antiaerei che hanno intercettato i razzi degli aggressori. I detriti hanno però colpiti gli edifici in almeno due distretti e sono scoppiati diversi incendi.
Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha riferito su Telegram che il bilancio provvisorio è di almeno due morti e tre feriti. Prima dell'attacco missilistico, partito nella zona del Mar Caspio, la città era stata presa di mira da droni provenienti da nord. Secondo le autorità militari locali si tratta dell'episodio più grave degli ultimi mesi.
Un'allerta aerea è in vigore su tutto il territorio ucraino. Altre esplosioni sono state segnalate a Odessa intorno alle 3.30 ora locale (le 2.30 in Svizzera).
Droni ucraini - La città russa di Pskov, situata nei pressi dell'area baltica e a 700 chilometri dal confine con l'Ucraina, è stata oggetto di un attacco compiuto con droni, presumibilmente ucraini. Si pensa che l'obiettivo fosse l'aeroporto locale, dove almeno quattro velivoli sono stati danneggiati. Non si registrano morti e feriti.
Mosca peraltro parla di attacchi con apparecchi senza pilota in almeno sette regioni russe, con i sistemi di difesa aerea che hanno neutralizzato le minacce. L'allerta ha costretto alla chiusura temporanea i tre scali della capitale. Si tratta, secondo funzionari dell'amministrazione russa, del «più grande attacco di droni sul suolo russo» dall'inizio del conflitto, ormai 18 mesi fa.