Il repubblicano ha sospeso la campagna elettorale per il 2024.
WASHINGTON - Mike Pence fa un passo indietro. L'ex vicepresidente si ritira dalla corsa alla Casa Bianca per il 2024. L'annuncio arriva a sorpresa dal palco di una conferenza repubblicana a Las Vegas.
«Sapevo che sarebbe stata una battaglia in salita, ma non ho rimpianti. Viaggiando per il Paese negli ultimi sei mesi mi è apparso chiaro che questo non è il mio momento», ha detto Pence rivolgendo comunque un ultimo appello al suo partito affinché torni ai principi conservatori e resista «alle sirene del populismo».
Con l'uscita di Pence si riduce il numero degli aspiranti repubblicani alla presidenza, in una corsa al 2024 che vede il suo ex capo Donald Trump dominare incontrastato. La candidatura del vicepresidente non è mai decollata e da tempo Pence ha incontrato non poche difficoltà a raccogliere fondi. Il ritiro gli consente di evitare l'imbarazzo di non qualificarsi per il terzo dibattito dei candidati repubblicani in calendario l'8 novembre a Miami.
Questo È un duro colpo per un politico di vecchia data come lui. Pence, lo ricordiamo, è per anni è stato un fedelissimo di Trump per poi girargli le spalle alla fine della presidenza rifiutando di capovolgere il risultato delle elezioni del 2020. Una presa di posizione, questa, con la quale Pence ha evitato una crisi costituzionale, ma che ha causato l'ira di Trump e dei suoi sostenitori, secondo i quali non è altro che un traditore.
L'ex vicepresidente sperava però con la sua campagna di far breccia nel cuore dei veri conservatori, ma così non è stato: i sondaggi lo hanno sempre indicato nelle ultime posizioni, dietro al governatore della Florida Ron DeSantis, all'ex governatrice del Sud Carolina Nikki Haley e anche all'ex governatore del New Jersey Chris Christie.
Annunciando la sua uscita di scena, Pence non ha dichiarato chi appoggerà alla Casa Bianca, lasciando tutti gli aspiranti sperare nel suo sostegno e soprattutto nei suoi voti.