L'Ecuador, sull'orlo di una guerra civile, ritrova una parvenza di stabilità dopo due settimane di tensione.
QUITO - Continuano a pieno ritmo in Ecuador le operazioni nell'ambito del Piano Fenix di contrasto alla criminalità, attivato dopo l'introduzione dello stato di emergenza e la dichiarazione di conflitto armato interno, in un'attività che ha portato finora all'arresto di 2'174 persone, di cui 185 sospettate di terrorismo.
Le forze militari e quelle della polizia, ha riferito il portale di notizie Primicias, si sono concentrate sulla localizzazione soprattutto dei membri dei 22 gruppi che il governo del presidente Daniel Noboa considera 'terroristici'.
Inoltre reparti di soldati e agenti, nei dieci giorni fra il 9 gennaio e ieri dopo l'introduzione delle misure speciali, hanno perquisito numerosi centri di reclusione alla ricerca di armi, esplosivi e materiali illegalmente detenuti.
A questo fine, ha assicurato il portale sulla base di statistiche ufficiali pubblicate ieri, si sono svolte in media 2.620 operazioni di sicurezza giornaliere, durante le quali «cinque sospetti terroristi sono stati uccisi».