Manifestanti pro Palestina che contestano la presenza della comunità ebraica e il sindaco Sala che invoca la difesa della Costituzione.
MILANO - Intorno alle 14.15 di oggi (giovedì), con in testa il sindaco Beppe Sala, è partito il corteo nazionale da Corso Venezia, destinazione Piazza Duomo, con «decine di migliaia» di partecipanti, secondo la Questura.
A dominare la Festa della Liberazione dal nazifascismo è però, come questa mattina a Roma, la medesima parola: tensione. Come quella che ha portato, pochi istanti fa, il cordone di sicurezza dei City Angels a dover usare le maniere forti per sedare uno scambio di colpi - spintoni e qualche pugno - tra militanti pro Palestina e Brigata ebraica, davanti al Mcdonald's di piazza Duomo.
Accenno di violenza anticipata, in precedenza, dagli insulti rivolti alla Brigata ebraica («fascisti», «nazisti», «assassini») lungo il percorso del corteo pomeridiano, dove alcuni manifestanti pro Palestina hanno anche cercato di impedire il passaggio della Comunità ebraica. Oggetto - quest'ultima - anche dei cori di scherno provenienti dal movimento extraparlamentare marxista-leninista dei Carc: «Fuori i sionisti dalla Palestina, fuori i sionisti dal corteo».
Ad attendere quest'ultimo in Piazza Duomo è il presidio di centinaia di giovani pro Palestina e dei centri sociali, che hanno chiesto a gran voce di dare la parola ai palestinesi, gridando «fuori i fascisti dal 25 aprile». Fino all’intervento del sindaco Beppe Sala che, polemico verso il Governo, ha chiesto a tutti di essere vigili nel «difendere la Costituzione una volta di più», perché esiste un progetto per «stravolgerla». Parole sommerse dai fischi a opera dei militanti pro Palestina.
Voce poi allo scrittore Antonio Scurati e al suo monologo, oggetto nei giorni scorsi, secondo le opposizioni e non solo, di un caso di censura a opera della Rai.
In tutto questo, Digos, servizio d’ordine dell’Anpi, City Angels cercano di contenere a fatica la pressione dei manifestanti sulle transenne, e di evitare in questo modo che gli accesissimi scontri verbali possano degenerare ulteriormente in violenza.
Sempre piazza Duomo, Milano.
— andrea pellegrini (@ap_elle) 25 aprile 2024
Questa volta il video è dritto#25aprile pic.twitter.com/FnccIem1Xw