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ISRAELEApprovati i piani per l'offensiva israeliana in Libano

18.06.24 - 21:39
Crescono i timori di un allargamento del conflitto: a Tel Aviv c'è chi parla di «guerra totale»
keystone-sda.ch / STF (ATEF SAFADI)
Fonte Ats Ans
Approvati i piani per l'offensiva israeliana in Libano
Crescono i timori di un allargamento del conflitto: a Tel Aviv c'è chi parla di «guerra totale»

TEL AVIV - Cresce il timore di uno scontro totale imminente tra Israele e gli Hezbollah libanesi, con conseguenze difficili da prevedere non solo per il Medio Oriente. In serata, dopo l'ennesima giornata ad alta tensione al confine nord dello Stato ebraico, l'Idf ha annunciato che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati «approvati e validati», accelerando «la prontezza delle forze sul terreno».

Lo scenario di «guerra totale» - Poche ore prima, da Gerusalemme, era stato il ministro degli Esteri Israel Katz a evocare esplicitamente una «guerra totale» che «distruggerebbe gli Hezbollah e colpirebbe duramente» il Paese dei Cedri.

L'annuncio dei militari israeliani arriva dopo mesi di attacchi di Hezbollah e dei gruppi palestinesi alleati sul nord di Israele: i miliziani sciiti, alleati dell'Iran, avevano aperto le ostilità già a poche ore dal 7 ottobre, in solidarietà con Hamas.

Gli Usa corrono ai ripari - In una situazione che sembra precipitare, gli Usa stanno cercando di tirare il freno d'emergenza. L'inviato speciale di Joe Biden Amos Hochstein, dopo la tappa in Israele, è arrivato a Beirut proprio per incontrare la leadership libanese ed esortare le parti a evitare «una guerra più grande».

Fatto sta che anche oggi non si sono fermati i razzi e i droni lanciati da Hezbollah, seguiti da raid dello Stato ebraico oltre confine. Il tutto in una guerra mai dichiarata apertamente. «Credo che né Israele né Hezbollah vogliano effettivamente l'espansione del conflitto» ma «con quello che accade ogni giorno c'è uno slancio nella direzione» di uno scontro frontale, ha avvisato il segretario di stato Usa Antony Blinken.

«Cambiare le regole del gioco» - Nel ribadire nel pomeriggio la posizione del governo di Benjamin Netanyahu, Katz aveva preso spunto da un video diffuso dai miliziani sciiti con immagini di obiettivi sensibili e postazioni militari di unità scelte e sistemi di difesa area nel nord di Israele e soprattutto nel porto di Haifa.

«Nasrallah si vanta di aver fotografato i porti di Haifa, gestiti da grandi compagnie internazionali provenienti dalla Cina e dall'India, e minaccia di danneggiarli. Siamo molto vicini al momento di decidere se cambiare le regole del gioco contro Hezbollah e il Libano. Israele pagherà un prezzo ma ristabiliremo la sicurezza per i residenti del nord», aveva messo in guardia il ministro israeliano.

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