Proseguono le operazioni di evacuazione degli abitanti della regione russa di confine
KIEV - I soldati ucraini che operano nella regione russa di Kursk hanno catturato ieri più di 100 militari nemici, ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate Oleksandr Syrskyi in un rapporto al presidente Volodymyr Zelensky. Lo riportano i media di Kiev.
Zelensky ha affermato di aver ricevuto un rapporto da Syrskyi secondo cui sono stati compiuti «ulteriori progressi» nell'incursione ucraina nella regione russa di confine. Siamo avanzati di «1-2 chilometri in diverse aree dall'inizio della giornata», ha detto il generale al presidente.
Intanto, secondo i media ucraini, le autorità della regione di Kursk hanno ordinato l'evacuazione obbligatoria della città di Glushkovo. Il governatore ad interim Alexey Smirnov ha detto che le operazioni di evacuazione saranno assistite dall'esercito e dalle forze dell'ordine con l'aiuto di volontari locali.
Glushkovo si trova a circa 20 chilometri dal confine ucraino e 68 chilometri a nordovest della città russa di Sudzha. Media di Kiev hanno mostrato ieri soldati ucraini che rimuovevano la bandiera russa da quest'ultima.
Da parte sua lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha confermato di aver attaccato nella notte tra il 13 e il 14 agosto quattro aeroporti militari - Khalino, Savasleyka, Borisoglebsk e Baltimore - nelle regioni di Kursk, Voronezh e Nizhny Novgorod, in cui si trovano aerei militari russi, tra cui cacciabombardieri Su-34 e Su-35. Le forze armate ucraine specificano che gli obiettivi principali dell'attacco erano carburante, lubrificanti e depositi di armi per l'aviazione nemica.