Sale a 214 il numero delle persone morte a causa delle alluvioni nella regione di Valencia. Nuove allerte meteo
VALENCIA - Con il ritrovamento del corpo di una donna scomparsa a Letur (Albacete), il numero delle vittime dell'alluvione che ha devastato l'est della Spagna sale ora a 214: 210 a Valencia, tre in Castilla-La Mancha e uno in Andalusia. Lo scrive El Pais.
A Valencia, la zona più colpita, continuano i lavori di soccorso e pulizia con allerte dell'Agenzia Meteorologica Statale per la minaccia di forti temporali. A partire dalle nove di questa mattina è in vigore l'allerta arancione sulla costa nord di Valencia e sulla costa sud. Inoltre, ad Almería c'è un'allerta rossa per pioggia fino a 60 litri in un'ora e durante la giornata, un'allerta arancione per pioggia a Murcia, sulla costa di Castellón e sulla costa di Tarragon.
L'allerta, che sarà attiva dalle 9:00 alle 23:59 di oggi, prevede anche precipitazioni di 50 litri per metro quadrato in un'ora sulla costa meridionale di Valencia e di 40 l/m2 in un'ora nella parte centro-settentrionale, a Castellon. Secondo l'agenzia Aemet i temporali potrebbero essere accompagnati anche da grandine.
Lanci di fango su re Felipe e le autorità
In un clima di enorme tensione e caos, il re di Spagna Felipe, il premier Pedro Sanchez, e il presidente della Regione, Carlos Mazon ha ricevuto lanci di fango dalla popolazione di Paiporta, esasperata. Tanti gridano «assassini», come si vede dalla tv spagnola.
Dalle immagini trasmesse da emittenti televisive si vede re Felipe circondato da persone gli si sono avvicinate per parlargli nonostante il cordone di sicurezza che comunque tiene a distanza la folla. Il sovrano ha cercato anche di ripararsi con alcuni ombrelli. Il filmato mostra anche re Felipe che risponde ad alcune persone presenti.
Il re, Sanchez e Mazon sono in vista oggi nelle zone colpite dalle alluvioni e che finora hanno provocato 214 morti. «Fuori, fuori», urlano i contestatori contro le autorità mentre continuano i lanci di fango e oggetti. Non si placa ancora infatti la protesta e l'indignazione della popolazione di Paiporta, prima tappa della missione nei luoghi inondati.