«Donald Trump verrà ricordato come il peggiore presidente di sempre».
L'ex governatore della California ha parlato anche del passato oscuro di suo padre durante la Seconda Guerra Mondiale.
NEW YORK - L'assalto al Congresso di settimana scorsa rimarrà nei libri di scuola. Tanti parallelismi storici sono stati fatti in questi giorni, e ieri si è aggiunto anche quello di Arnold Schwarzenegger, che ha paragonato l'attacco alla Notte dei Cristalli del 1938, e i Proud Boys ai nazisti. «Mercoledì non sono state rotte solo le finestre del Campidoglio, ma hanno mandato in frantumi anche i principi che davamo per scontati, quelli su cui è fondata la nostra democrazia».
L'ex governatore della California nel suo messaggio non ha risparmiato parole dure nei confronti dell'attuale presidente: «Trump ha cercato di ribaltare i risultati di un'elezione. Ha tentato un colpo di Stato ingannando le persone con le menzogne. Il presidente Trump è un leader fallito, e verrà ricordato nella storia come il peggiore presidente di sempre. L'unica cosa positiva è che presto sarà irrilevante tanto quanto un vecchio tweet».
Ma Schwarzenegger ha anche parlato per la prima volta di alcuni episodi della sua infanzia: «Sono nato due anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in un Paese che ha sofferto molto per aver perso la democrazia. Sono cresciuto circondato da uomini distrutti, che bevevano per dimenticare le loro colpe per aver partecipato al peggior regime della storia. Mio padre tornava a casa ubriaco una o due volte alla settimana. Urlava e ci picchiava, e spaventava mia mamma. Non lo ritengo totalmente responsabile, perché il vicino di casa si comportava esattamente nello stesso modo, e così il vicino accanto».
«Era cominciato tutto con bugie, menzogne e intolleranza. Ora nel mondo c'è la paura che tutto questo possa ripetersi negli Stati Uniti. Non credo che ciò accadrà, ma dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze dell'egoismo e del cinismo. Gli Stati Uniti risorgeranno da questi giorni bui, e torneranno a risplendere. Sono sicuro che saremo più forti, perché abbiamo visto cosa possiamo perdere. E a tutti coloro che pensano di rovesciare la Costituzione degli Stati Uniti, dico solo una cosa: non vincerete mai».
L'attore, verso la fine del discorso, ha anche estratto la spada di "Conan il barbaro", facendo un paragone con la democrazia: «Più il metallo viene temprato, più diventa forte».