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ASIA/OCEANIALa Cina abbraccia le Salomone, c'è la firma

19.04.22 - 11:26
Le critiche dall'Australia, dagli USA e da altri Paesi non hanno fermato il controverso accordo
Archivio Imago
L'apertura dell'ambasciata cinese a Honiara, nel 2020.
L'apertura dell'ambasciata cinese a Honiara, nel 2020.
La Cina abbraccia le Salomone, c'è la firma
Le critiche dall'Australia, dagli USA e da altri Paesi non hanno fermato il controverso accordo

PECHINO/HONIARA - Mancavano solo le firme dei Ministeri degli Esteri, e oggi sono arrivate. L'accordo di sicurezza tra Cina e Isole Salomone ha ufficialmente preso vita.

Lo ha annunciato ai giornalisti il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin: «I ministri degli Esteri della Cina e delle Isole Salomone hanno firmato l'accordo quadro sulla cooperazione in materia di sicurezza». In precedenza, da Honiara avevano già confermato che ormai era tutto fatto, e che la firma era solo una questione formale.

L'accordo, lo ricordiamo, ha provocato ampie tensioni nella regione (e non solo), viste le accuse rivolte al Dragone in relazione alle sue ambizioni militari nel Pacifico. La Cina potrà ora infatti, su richiesta delle Isole, dispiegare forze di sicurezza e navi cinesi nell'arcipelago, a meno di 2'000 km dalla costa australiana.

Un'eventualità che non piace. Il Ministro della Difesa australiano Peter Dutton ha definito il patto «uno sviluppo preoccupante», e gli ha fatto eco anche il premier, Scott Morrison. Recentemente, anche da Washington sono arrivati voci contrarie: il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha ribadito le perplessità degli USA sulla firma, che porterà «a destabilizzare tutta la regione».

Accuse che non sono andate giù al premier delle Isole Salomone Manasseh Sogavare, che ha respinto le critiche definendole «offensive» e affermando più volte che «non c'è alcuna intenzione di chiedere alla Cina di costruire una base militare» nell'arcipelago.

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