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REGNO UNITOLo scontro tra Starmer e Sunak a tre giorni dal voto

01.07.24 - 11:16
Le ultime rilevazioni confermano il Labour attorno al 40% e i Tories attorno al 20%. La corsa di Farage sembra essersi fermata
keystone-sda.ch (Phil Noble)
Fonte Ats Ans
Lo scontro tra Starmer e Sunak a tre giorni dal voto
Le ultime rilevazioni confermano il Labour attorno al 40% e i Tories attorno al 20%. La corsa di Farage sembra essersi fermata

LONDRA - Ultimi fuochi di una campagna elettorale tutto sommato scialba nel Regno Unito, chiamato alle urne il 4 luglio - di giovedì, secondo le consuetudini britanniche - per rinnovare la Camera dei Comuni e darsi un nuovo governo.

Appuntamento senza suspense - a differenza di quanto accade in Francia al di là della Manica e a meno di un apocalittico fallimento di tutti gli istituti demoscopici - con i conservatori avviati verso una disfatta, dopo l'azzardo kamikaze del voto anticipato del premier Rishi Sunak, e i laburisti del moderato sir Keir Starmer destinati a essere riportati al potere dopo 14 anni da una larga vittoria di default.

Le ultime rilevazioni confermano il Labour attorno al 40% nel caso di Opinum e i Tories attorno al 20, mentre l'istituto Savanta fa calare il partito di Starmer al 38% (meno di quanto incassato dal radicale Jeremy Corbyn nel 2017), ma comunque con 17 punti i vantaggio su quello di Suank e quindi in grado di fare man bassa di seggi (grazie al tradizionale sistema maggioritario uninominale secco del 'first past the post').

Parallelamente sembra essersi fermata la rincorsa dei populisti di Reform UK del redivivo Nigel Farage, già tribuno della Brexit, capaci di far concorrenza a destra, ma non in condizione - ultime indicazioni alla mano - di conseguire lo storico sorpasso sui Tory nemmeno in termini di consensi proporzionali: dati al terzo posto al 16-17%, ma in frenata dopo lo scandalo delle dichiarazioni razziste di alcuni esponenti. Dichiarazioni bollate come frutto di "trappole" dell'establishment, ma che hanno costretto Farage a togliere il sostegno ad alcuni dei suoi e indotto già un candidato più moderato a passare ai conservatori.

Starmer, intanto, è tornato a presentarsi oggi alla maggioranza silenziosa del Regno come unica alternativa «al caos» dei governi Tory. Ma ha pure provato a rassicurare la base militante di sinistra - per nulla entusiasta del suo centrismo in città rosse come Liverpool - evocando più giustizia sociale e promettendo di voler «migliorare le condizioni di vita» della gente per allontanare «la minaccia populista».

Sunak, da parte sua, ha insistito nel mantra quasi disperato di questi ultimi giorni, sollecitando gli elettori a "non consegnarsi" a sir Keir mani e piedi: come ad auspicare ormai solo una maggioranza laburista non troppo ampia.

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