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MUSICAIl racconto di un'esistenza "Maestosa"

05.04.23 - 06:30
Primo Ep per l'artista ticinese Rossella Saporito, che messo in forma di canzone gli avvenimenti della sua vita
SALVATORE FERRAZZO
Il racconto di un'esistenza "Maestosa"
Primo Ep per l'artista ticinese Rossella Saporito, che messo in forma di canzone gli avvenimenti della sua vita

BELLINZONA - Negli scorsi giorni Rossella Saporito ha pubblicato sulle piattaforme di streaming e negli store online "Maestosa", il suo primo Ep. Un lavoro importante per l'artista emergente ticinese, che con esso fa il salto di qualità da interprete ad autrice dei propri brani. Non solo: questo è il racconto di un'esistenza, la sua.

Cosa significa per te questo progetto?
«Per arrivare a realizzarlo ci ho messo tanto. Canto fin da quando avevo tre anni e, prima di "Maestosa", c'è stato tutto un lavoro con la mia vocal coach Valentina Buttafarro al Centro Studi Musicali (CSM) a Lugano».

Su cosa vi siete concentrate?
«Sulla "scoperta" della voce e della personalità, del genere da affrontare».

La lavorazione delle tracce è stata lunga?
«Con Roberto Colombo dell'HRS Studio di Massagno abbiamo cominciato un anno fa».

Un ruolo fondamentale l'ha giocato Iris Moné.
«L'ho conosciuta a "Showtime" sulla Rsi, trasmissione che ho vinto nel 2015. Lei era la mia coach e ora, oltre che autrice dei brani, è un'amica. I brani sono stati scritti da lei, ma sulla base delle mie esperienze personali e di ciò che le raccontavo».

Quale aspetto avete privilegiato nella creazione delle canzoni?
«Si è cercato di far immedesimare gli ascoltatori nelle situazioni descritte. Il target è soprattutto quello delle ragazze giovani come me, che hanno vissuto gli stessi amori un po' incompresi».

All'ascolto l'Ep sembra molto di più che un semplice contenitore di canzoni slegate l'una dall'altra...
«L'ordine dei brani non è causale: raccontano la mia storia e l'ultimo in particolare ha un messaggio preciso».

Quale?
«Dopo tutte quelle sofferenze è arrivata la persona giusta, con la quale ora abbiamo dei progetti insieme».

Quanto ti sei messa in gioco?
«Tanto. Non avevo mai avuto qualcosa di mio da portare sul palco o ai concorsi».

Cosa hai ricercato?
«La maggior verità possibile. Per un'interprete è difficile essere autentica e trasmettere qualcosa, se le canzoni non sono scritte su tue esperienze personali. In questo caso è stato decisamente più facile».

Come promuoverai l'Ep?
«Un mese fa ho partecipato e vinto con il singolo "Maestosa" la prima edizione del Festival di primavera condotta da Riccardo Pellegrini al Palazzo dei Congressi di Lugano. È stata una bellissima sensazione riuscirci con un mio brano. Poi sono stata ospite di programmi in tv e radio, ma ora l'idea è di partecipare a concorsi importanti italiani, come Sanremo Giovani. In questo momento sto facendo tutto da sola e la speranza è di trovare un'etichetta che mi accompagni in questo percorso».

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