La band torna dopo anni di silenzio e guarda al futuro senza preclusioni
BIASCA - "Ancora qui" è il nuovo singolo degli Ocean of Emotions. È un ritorno alla musica per la band di Biasca, dopo uno stop «per cause di forza maggiore» arrivato dopo la pubblicazione di "Portarti indietro", nell'ormai lontano 2018.
Molto è cambiato, da allora. Alle colonne portanti della band, Luca Darini (autore dei brani nonché cantante e chitarrista) e Fabio Machado (bassista, arrangiatore e produttore) si sono aggiunti lo scorso mese di marzo Vincenzo Manfreda (chitarra) e Michael Turlon (batteria). È stato Darini a raccontarci come è nato il singolo - al quale, tra l'altro, non hanno partecipato i due nuovi membri della formazione. «L'abbiamo registrata con un chitarrista che suonava con noi dieci anni fa, Liridon Gubetini, mentre alla batteria ci è venuto in soccorso Lucio Cerotti». Le sessioni di registrazione hanno avuto luogo lo scorso autunno presso lo Studio Canaa di Losone, sotto la supervisione di Mauro Fiero.
Tra le cose che non sono cambiate in questi anni c'è il logo della band, che raffigura la coda di una balena. Mentre i riferimenti alla base del singolo sono, quelli sì, un po' diversi. «"Portarti indietro" era d'ispirazione pop-punk, alla Blink 182 se vogliamo. Questo brano invece si avvicina più agli Smashing Pumpkins (quelli tranquilli) e ai Verdena». Le ascendenze, quindi, sono quelle della scena alternativa e indie. «Indie è il termina che ci rappresenta meglio, anche perché siamo autoprodotti al 100%. Più indipendenti di così si muore» scherza, ma neanche troppo.
Le caratteristiche intime di "Ancora qui" sono rese molto bene nel videoclip diretto dal regista ticinese Marco Bitonti. Il quale ha sviluppato il concept visivo, partendo dall'analisi delle liriche insieme a Darini. «Quelle che vediamo sono madre e figlia, poi ci siamo noi che le scortiamo in questo viaggio della vita». Una produzione minimale ma che vuole andare al cuore dei concetti: il senso dell'esistenza, il tempo che passa, la necessità di trovare la propria strada partendo proprio dall'infanzia.
Per il futuro gli Ocean of Emotions non si precludono nessuna possibilità. «L'obiettivo è di giocare con la musica e seguire quello che ci sembrerà più adatto. Sempre cercando di esprimere il massimo».