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CANTONELa precisione del fenicottero

30.08.24 - 06:30
The Fat Flamingos tornano a esibirsi dal vivo, in attesa di registrare nuova musica
THE FAT FLAMINGOS
La precisione del fenicottero
The Fat Flamingos tornano a esibirsi dal vivo, in attesa di registrare nuova musica

BELLINZONA - Questa sera (venerdì 30 agosto) ci sarà l'occasione di ballare e scatenarsi con The Fat Flamingos alla Cursa di Asan di Mezzovico. Si replica sabato 7 settembre a PerBacco a Bellinzona, oppure sempre a Bellinzona il 28 settembre, in occasione del Pentathlon del Boscaiolo.

Di chi stiamo parlando? Di una interessante band ticinese - Igor Pesciallo, basso slap e voci; Luca Bariffi, sassofono; Patrick Botticchio, batteria e voci; Mattia Ferrari, trombone; Francesco Zanoni, sassofono; Robi Ferrari, tromba; Claudio Bodini, piano e tastiere - che qualche mese fa ha pubblicato i suoi due primi singoli: "Mexico!" e "Fat Flamingo's Time".

Spiega Pesciallo: «The Fat Flamingos sono nati un po' dalle ceneri dei The Midnight Lovers», gruppo che per anni ha costituito una presenza costante del panorama musicale ticinese. «È una logica prosecuzione a livello tematico. Sono cambiati alcuni elementi e un po' lo stile: al quartetto classico rock 'n roll abbiamo aggiunto la sezione fiati». La quale è diventata da subito centrale nel progetto, a partire dagli arrangiamenti.

«Finalmente ci siamo dedicati allo scrivere pezzi di nostra produzione, non solo le classiche cover» che venivano proposte da anni con la precedente formazione, aggiunge il frontman. Il risultato? I due brani citati. «La risposta è stata molto positiva su entrambi, anche se il pubblico è diviso». Già, perché «agli ascoltatori "profani", da festa, piace molto di più "Fat Flamingo's Time", mentre gli appassionati del genere e i musicisti hanno preferito "Mexico!"». Merito degli arrangiamenti particolari, «della sua struttura molto più curata», contro il ritmo assolutamente ballabile del brano più recente.

Riferimento imprescindibile per il sound di The Fat Flamingos è una band tedesca, Ray Collins' Hot-Club. Anche se «ognuno di noi ha le sue influenze, musicali e compositive, e porta il suo tocco». Come il passato metallaro e anche punk di Pesciallo, oppure i precedenti dal jazz all'hard rock del tastierista Bodini, per esempio.

In questo progetto è stata posta particolare attenzione all'esecuzione, aggiunge Igor. «Ci siamo concentrati tanto nel migliorare. Cercavamo nuovi stimoli e l'unico era quello di puntare al miglior qualità possibile». Nel futuro più o meno prossimo c'è della nuova musica. «Due brani registrati entro autunno o inverno, pronti da pubblicizzare e utilizzare in primavera ed estate».

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