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L'OSPITEGrazie a chi non si ferma

04.04.20 - 10:15
ATAN
tipress (archivio)
Grazie a chi non si ferma
ATAN

In questo tempo di emergenza abbiamo, tra le altre cose, (ri)scoperto l’importanza vitale (è proprio il caso di dirlo!) di molte professioni. Dai trasportatori agli spedizionieri; dai contadini agli addetti del supermercato; dal personale sanitario a quello sociale; dagli agenti di polizia ai militari.

Tutte persone che attraverso il loro lavoro garantiscono la tenuta del nostro sistema. Tutti, in qualche modo, da applaudire e ringraziare.

Questi professionisti infatti oltre a non essersi fermati durante l’emergenza, hanno in molti casi aumentato il loro carico di lavoro.

Tra loro, molti sono genitori che già prima della crisi sanitaria si appoggiavano a strutture socioeducative quali asili nidi, centri extrascolastici o mamme diurne, per riuscire a conciliare impegno famigliare e lavoro.

Alcuni altri, invece, potevano far conto sull’importante aiuto dei nonni (opzione questa impraticabile oggi), per la cura dei loro piccoli.

È dunque grazie al lavoro che le strutture d’accoglienza hanno continuato, e continuano, a garantire che molti dei professionisti impiegati in ambiti strategici e indispensabili hanno potuto, e possono, continuare a svolgere il loro importante servizio.

Queste strutture, che ATAN rappresenta a livello cantonale, continuano infatti ad essere attive e pronte a garantire la conciliabilità famiglia-lavoro a quanti non hanno altre opzioni di custodia per i loro figli.

L’organizzazione e il personale impiegato nei servizi ticinesi d’accoglienza all’infanzia ha dato prova, in questo drammatico frangente, di grande flessibilità, professionalità e senso di servizio. Alcune strutture non stanno al momento operando, una buona parte invece sta lavorando in maniera molto ridimensionata, ma tutte sono organizzate e disponibili a garantire e modulare il loro servizio in caso di necessità.

ATAN fin dall’inizio dell’emergenza ha svolto, e continua a svolgere, un ruolo di coordinamento delle strutture (associate e non), al fine di favorire e garantire una risposta organica del settore. Ciò è stato attuato attraverso il lavoro di coordinamento delle azioni e comunicazioni alle strutture; tramite l’attività di consulenza e supporto e attraverso il costante e continuo dialogo con i vari organi cantonali e federali.

In particolare, il lavoro svolto in stretta collaborazione con l'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (UFaG), che ringraziamo sentitamente per l’abnegazione e la vicinanza che ha garantito al nostro settore, è stato l’elemento che più ha permesso alle strutture d’accoglienza dell’infanzia di erogare una certa, solerte e univoca risposta su tutto il territorio ticinese.

ATAN si impegna tutt’ora a garantire questa funzione di rappresentanza e coordinamento affinché le strutture d’accoglienza possano continuare a offrire, in maniera puntuale e organizzata, il loro contributo allo svolgimento delle professioni essenziali per la tenuta del nostro sistema.

Un’attenzione particolare è stata riservata alle norme igieniche da applicare nelle strutture (pur con tutte le difficoltà rappresentate dalla relazione con bambini anche piccoli), nella tutela della salute dei minori e dei lavoratori.

Grazie all’interessamento di Marco Galli, capo ufficio di UFaG, e alla fattiva collaborazione con il signor Daniele Intraina (ATIS), ATAN ha potuto contare su una prima fornitura di mascherine da mettere a disposizione del personale operante in questo momento nei nidi d’infanzia, nei centri extrascolastici o presso la propria abitazione (mamme diurne). Tali ausili, grazie ad un contributo riconosciuto ad ATAN da UFaG, saranno messi a disposizione gratuitamente.

A tal proposito vorremmo ringraziare tutti gli organi cantonali (in primis il DSS ed in particolare UFaG e l’ufficio del Medico Cantonale) e tutto il personale operante nel nostro settore per la maturità e professionalità della risposta che complessivamente il nostro settore ha saputo erogare.

Oggi più che mai, ATAN si offre quale strumento di coesione e appartenenza, quale canale privilegiato di informazione e supporto, quale interlocutore presente e importante nei confronti del Cantone a tutela, difesa e promozione di tutto il settore dell’accoglienza all’infanzia.

In ultimo vorremmo invitare tutti, quando giustamente ancora applaudiremo quanti si stanno sacrificando per un bene superiore e comune, a ricordare l’umile e silenzioso lavoro dei tanti educatori e mamme diurne che attraverso il loro mettersi in gioco quotidianamente offrono un prezioso, e spesso invisibile, contributo alla nostra società.

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