ATAN
In questo tempo di emergenza abbiamo, tra le altre cose, (ri)scoperto l’importanza vitale (è proprio il caso di dirlo!) di molte professioni. Dai trasportatori agli spedizionieri; dai contadini agli addetti del supermercato; dal personale sanitario a quello sociale; dagli agenti di polizia ai militari.
Tutte persone che attraverso il loro lavoro garantiscono la tenuta del nostro sistema. Tutti, in qualche modo, da applaudire e ringraziare.
Questi professionisti infatti oltre a non essersi fermati durante l’emergenza, hanno in molti casi aumentato il loro carico di lavoro.
Tra loro, molti sono genitori che già prima della crisi sanitaria si appoggiavano a strutture socioeducative quali asili nidi, centri extrascolastici o mamme diurne, per riuscire a conciliare impegno famigliare e lavoro.
Alcuni altri, invece, potevano far conto sull’importante aiuto dei nonni (opzione questa impraticabile oggi), per la cura dei loro piccoli.
È dunque grazie al lavoro che le strutture d’accoglienza hanno continuato, e continuano, a garantire che molti dei professionisti impiegati in ambiti strategici e indispensabili hanno potuto, e possono, continuare a svolgere il loro importante servizio.
Queste strutture, che ATAN rappresenta a livello cantonale, continuano infatti ad essere attive e pronte a garantire la conciliabilità famiglia-lavoro a quanti non hanno altre opzioni di custodia per i loro figli.
L’organizzazione e il personale impiegato nei servizi ticinesi d’accoglienza all’infanzia ha dato prova, in questo drammatico frangente, di grande flessibilità, professionalità e senso di servizio. Alcune strutture non stanno al momento operando, una buona parte invece sta lavorando in maniera molto ridimensionata, ma tutte sono organizzate e disponibili a garantire e modulare il loro servizio in caso di necessità.
ATAN fin dall’inizio dell’emergenza ha svolto, e continua a svolgere, un ruolo di coordinamento delle strutture (associate e non), al fine di favorire e garantire una risposta organica del settore. Ciò è stato attuato attraverso il lavoro di coordinamento delle azioni e comunicazioni alle strutture; tramite l’attività di consulenza e supporto e attraverso il costante e continuo dialogo con i vari organi cantonali e federali.
In particolare, il lavoro svolto in stretta collaborazione con l'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (UFaG), che ringraziamo sentitamente per l’abnegazione e la vicinanza che ha garantito al nostro settore, è stato l’elemento che più ha permesso alle strutture d’accoglienza dell’infanzia di erogare una certa, solerte e univoca risposta su tutto il territorio ticinese.
ATAN si impegna tutt’ora a garantire questa funzione di rappresentanza e coordinamento affinché le strutture d’accoglienza possano continuare a offrire, in maniera puntuale e organizzata, il loro contributo allo svolgimento delle professioni essenziali per la tenuta del nostro sistema.
Un’attenzione particolare è stata riservata alle norme igieniche da applicare nelle strutture (pur con tutte le difficoltà rappresentate dalla relazione con bambini anche piccoli), nella tutela della salute dei minori e dei lavoratori.
Grazie all’interessamento di Marco Galli, capo ufficio di UFaG, e alla fattiva collaborazione con il signor Daniele Intraina (ATIS), ATAN ha potuto contare su una prima fornitura di mascherine da mettere a disposizione del personale operante in questo momento nei nidi d’infanzia, nei centri extrascolastici o presso la propria abitazione (mamme diurne). Tali ausili, grazie ad un contributo riconosciuto ad ATAN da UFaG, saranno messi a disposizione gratuitamente.
A tal proposito vorremmo ringraziare tutti gli organi cantonali (in primis il DSS ed in particolare UFaG e l’ufficio del Medico Cantonale) e tutto il personale operante nel nostro settore per la maturità e professionalità della risposta che complessivamente il nostro settore ha saputo erogare.
Oggi più che mai, ATAN si offre quale strumento di coesione e appartenenza, quale canale privilegiato di informazione e supporto, quale interlocutore presente e importante nei confronti del Cantone a tutela, difesa e promozione di tutto il settore dell’accoglienza all’infanzia.
In ultimo vorremmo invitare tutti, quando giustamente ancora applaudiremo quanti si stanno sacrificando per un bene superiore e comune, a ricordare l’umile e silenzioso lavoro dei tanti educatori e mamme diurne che attraverso il loro mettersi in gioco quotidianamente offrono un prezioso, e spesso invisibile, contributo alla nostra società.