Omar Wicht, consigliere comunale, Lugano.
I recenti fatti di lunedì sera, sono "la goccia" che ha fatto traboccare il vaso.
Il non rispetto verso le autorità, la violenza senza motivo, il non voler dialogare, non sono più tollerabili, ne dalla politica, ne dalla popolazione.
Sino a oggi, abbiamo sempre chiuso un occhio, per il quieto vivere, ma ora è giunto il momento di dire basta. Il vecchio accordo stilato vent'anni orsono, deve essere immediatamente annullato.
Di motivazioni ce ne sarebbero un'infinità, a partire dal fatto che la nuova autogestione, oltre a non voler dialogare, non apre neppure le porte per dei controlli di routine della struttura, la struttura è vecchia e potrebbe crollare il tetto, non ci sono neppure assicurazioni in caso di sinistri.
Diciamo che il Municipio, ha tutte le carte in regola per annullare il vecchio accordo.
Le scritte sui muri cittadini, offensive e denigranti, la violenza contro i media, e non da ultimi i fatti gravissimi di lunedì sera in stazione la dicono lunga, su come questa autogestione "non ha più da esistere".
Giovedì il municipio di Lugano, si esprimerà sui prossimi passi, ma auspico vivamente che, stavolta vista la proporzionalità dei fatti accaduti si adotti la linea dura.
Ora come ora, l'autogestione è paragonabile a un'associazione a delinquere, sono un pericolo per la società e per la popolazione.