Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
4'000 franchi per 12 mensilità, ossia 48'000 franchi all’anno. Nel 2012 il Consiglio federale aveva indicato che bisognava tendere progressivamente a questo obiettivo con la discussione tra partner contrattuali, quando si votò sull’iniziativa popolare dell’Unione sindacale svizzera nel 2012. Ora sono passati 10 anni e molti enti pubblici non sono ancora arrivati a questo traguardo. Il Sindacato VPOD Ticino rilancia la questione nei vari gremi.
La scala stipendi della Città di Bellinzona ha adottato uno stipendio minimo di 48'000 fr annui sin dal 2018, mentre la Città di Lugano è ancora ferma a 43'375 fr annui. Lo scorso 11 febbraio il Municipio di Lugano ha preavvisato negativamente al Consiglio comunale alla nostro mozione, che chiedeva l’aumento dello stipendio annuo a 48'000 fr annui per il fatto che essa, migliorando il salario di 66 collaboratrici (e di alcuni collaboratori), causa una crescita della massa salariale di 176'500 fr annui (210'000 fr annui calcolando gli oneri sociali a carico della Città).
Anche il Canton Ticino, che ha varato la nuova legge stipendi nel 2018 è ancora assente dal club del salario minimo dignitoso: la Commissione gestione e finanze ha introdotto una soglia di fr. 43'000 annui come salario minimo, che corrisponde al livello delle prestazioni dell’assistenza sociale, e lo ha fatto in aggiunta al rispetto del minimo salariale presente in eventuali contratti collettivi di lavoro di categoria (art. 4. cpv. 3 della legge stipendi). Troppo poco: una nostra iniziativa elaborata del 19 ottobre 2020 riaprirà prossimamente il dibattito sul tema.
Notizie positive invece provengono da Chiasso: nel regolamento organico attuale il salario minimo è di fr 49'490 annui: un messaggio municipale (pendente) di fine 2020 propone di partire da 49'737 fr annui.
Da informazioni raccolte i 48'000 fr annui minimi a Stabio sarebbero rispettati nella prassi: però il regolamento sul sito contiene un regolamento organico con un salario minimo di 40'610 fr (2019), che è un pugno in un occhio… Medesimo discorso sulla norma e sulla prassi viene fatto a Mendrisio (la scala stipendi prevede un minimo di 45’260 fr annui) e a Locarno (il salario minimo è 46'591 fr annui). Se la prassi è questa, allora la si codifichi al più presto!
Infine nei contratti collettivi di lavoro del settore sociosanitario il salario minimo è pure nettamente insufficiente. Un primo passo avanti si prospetta nelle trattative presso l’Ente ospedaliero cantonale, che sembra aver accettato dall’anno prossimo un salario minimo di 49’980 fr: se la conclusione della trattativa con l’EOC sarà suggellata dalla firma del contratto collettivo di lavoro, questo stipendio minimo dovrà fare scuola in tutto il settore sociosanitario!