Di Innocenzo Caizza, candidato PLR al Gran Consiglio
Lo sport, una delle mie grandi passioni e delle mie professioni, mi ha insegnato una regola d’oro che utilizzo sempre nella vita, “non reagire mai”. La cosa più ragionevole è quella di agire quando lo si ritiene opportuno e per questo motivo, prendendo spunto dall’articolo a me dedicato sul Mattino della domenica, ho deciso di scrivere queste parole, sicuro delle mie idee e dei miei valori. Mi spiace solo non poter ringraziare l’autore del suddetto articolo (visto che non trova il coraggio e lo stile di firmarsi) per l’opportunità che mi dà di lanciare un appello a tutte le persone perbene e di sana cultura.
La innocente consapevolezza di conoscere le motivazioni alla base delle scelte personali, mi spinge a rivolgermi a tutti i concittadini svizzeri, nativi e immigrati, indipendentemente dalle proprie origini: vi invito a interessarvi maggiormente alla vita sociale, culturale e politica del nostro Paese, vi ricordo l’importanza di partecipare alla vita sociale e di esercitare il diritto al voto, scegliere le persone culturalmente oneste, con principi sani, con senso del rispetto, con valori che uniscono le diverse culture.
Sappiamo di essere nati dove il buon Dio ha voluto, personalmente sono fiero della mia madrepatria e di essere italiano e mi ritengo fortunato ad avere avuto la mia famiglia; sappiamo altresì di avere scelto liberamente di venire in Svizzera e di volerci vivere, fiero di essere svizzero e fortunato ad avere costruito la mia famiglia qui in Svizzera. Chi ha senso civico e rispetto delle Istituzioni, in qualsiasi paese viva, conosce i propri doveri e i propri diritti; chi ama rendersi utile alla comunità ed ha passione per la cosa pubblica, non si tira mai indietro e se il Partito lo chiede, io sono pronto a fare la mia parte per rispetto di tutti i cittadini. Non è importante il risultato personale raggiunto (casomai, questo mi stimola a lavorare di più), ma ciò che conta è conoscere le persone e ascoltarle, capirne le esigenze e le preoccupazioni, lavorare su progetti di utilità pubblica, fare la propria parte per tutelare il patrimonio ereditato da chi ci ha preceduto, realizzare progetti che migliorino il futuro nostro e delle generazioni che ci seguiranno. Impegnarsi socialmente e politicamente, dal mio punto di vista, nobilita ogni cittadino. Fiero di essere italo-svizzero, con la mia identità e i miei valori, mi piace credere che unire svizzeritudine e Italianità (ma non solo), arricchisca le culture, unisca le passioni.
Rispetto la libertà di pensiero e di espressione di chi ha scritto l’articolo sopra menzionato, pur consapevole delle intenzioni poco nobili e del livello culturale dello scritto che mi riguarda, non starò a ribadire qui i doveri di un giornalista e di chi si ritiene tale, ma ritengo opportuno quantomeno richiamarlo al rispetto della dignità umana e di astenersi da riferimenti discriminatori nei propri lavori. Mi piace pensare che ogni persona debba essere rispettata per la sua identità e dignità personale, tutti abbiamo un valore e solo insieme al valore degli altri si costruisce una società sana e ricca culturalmente.