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LORENZO ONDERKATicino: povertà che avanza e politica assente

04.09.23 - 10:34
Lorenzo Onderka, Pura
L. Onderka
Ticino: povertà che avanza e politica assente
Lorenzo Onderka, Pura

Nei giorni scorsi, a Lugano si è tenuta una tavola rotonda sul tema rischio povertà. Dai dati emersi, il rischio povertà in Ticino tocca il 24% della popolazione, a fronte di un 13% a livello nazionale. Vi invito a rivedere il breve servizio apparso al quotidiano (RSI) di sabato sera: noterete l’assenza di tutti i Consiglieri di Stato, e di tutte le associazioni che rappresentano l’Economia. Eppure, i fattori principali della povertà che avanza sono prettamente legati al mondo del lavoro: salari troppo bassi, lavoro precario, lavoro a tempo parziale, ecc.

Giorgio Fonio, presente alla tavola rotonda, ha parlato di “working poor”, cioè quelle persone che pur lavorando anche al 100%, non guadagnano abbastanza per coprire le spese mensili. Il termine “Working poor” è molto usato a livello politico, ma è un termine troppo blando per descrivere correttamente la situazione. Chi, malgrado lavorando al 100%, o chi trova solo lavori a tempo parziale, magari su chiamata, non arriva a coprire le spese minime vitali, non va definito lavoratore povero, bensì vittima di un moderno sistema di schiavismo. Sì, perché è di questo che si tratta: schiavismo legato all’economia. Questa è la mia opinione e convinzione.

È triste vedere che il nostro Governo assisti impassibile a questa evoluzione dell’Economia e della società, eppure avrebbe i mezzi e l’opportunità per cambiare le cose in alcuni settori economici, semplicemente non lo sta facendo.

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COMMENTI
 

Lorenzo onderka 1 anno fa su tio
Mac67 ha espresso un’idea interessante: fatturare alle aziende i costi sociali causati da salari troppo bassi versati ai propri dipendenti. Questo responsabilizzerebbe di più le aziende. Manesse sostiene che ci vorrebbe un altro Bignasca: se parla del Nano potrei anche essere d’accordo. Ma se parla del Bignasca capigruppo della Lega in Parlamento, è un’altra cosa: ricordiamoci di Tisin e l’intenzione di aggirare il salario minimo: è anche opera sua.

Mac67 1 anno fa su tio
proporrei una soluzione: ci definiamo un paese capitalista, democratico. di fatto in Ticino siamo in una Repubblica ( Repubblica e Canton Ticino) Socialista, fintamente assistenzialisti ! In realtà le paghe basse richiedono sussidi previsti dalla Costituzione Svizzera. non proporrei un salario minimo, perché non è attuabile. piuttosto lascerei libertà negli stipendi MA se un dipendente deve dipendere da aiuti sociali, questi costi vengono fatturati all'impresa! che per responsabilità sociale deve pagare il necessario per non chiedere aiuti sociali. quindi caso per caso lo stipendio si adegua ai bisogni minimi, senza creare costi sociali. Essere imprenditore è un diritto e deve ottenere le migliori condizioni quadro se tutti i veri imprenditori pagassero i costi sociali , gli onesti trarrebbero beneficio, minore spese , minori tasse e chi si improvvisa o cerca un eccesso di lucro fregandosene delle regole sarebbe chiamato alla cassa!

falco8 1 anno fa su tio
e quindi? di solito se qualcosa non funziona si stralcia tutto e si ricomincia. rivoluzione? guerra? tabula rasa politica? AI al posto della politica per gestire lo stato e la società?! ::::: scommetto una cosa, non cambierà nulla alle prossime elezioni federali, quindi significa che questo problema non tocca quasi nessuno a livello svizzero, al massimo un danno collaterale per la maggioranza, stiamo ancora troppo bene.

Thinks 1 anno fa su tio
Illusi se pensate che la politica si muove, il risultato era quello che volevano e pianificato fin dal 2000!! Obbiettivo raggiunto!

Manesse 1 anno fa su tio
Scusate ma ci vorrebbe un nuovo Bignasca nella politica Ticinese, tutti questi politici pacati e laureati sono come l'intelligenza artificiale, vale a dire vacui.

Gus 1 anno fa su tio
Risposta a Manesse
Bignasca era più che vacuo e non parliamo del livello culturale degli aderenti leghisti!

Dan1962 1 anno fa su tio
Noi ceto medio siamo a rischio pensavo di essere al sicuro invece cisti sanitari tasse elevate ci hanno messo in ginocchio addio pensione dorata

Gus 1 anno fa su tio
Risposta a Dan1962
Politica ( maggioranza relativa leghista) completamente assente. E Bignasca non era diverso, tutti i leghisti non sono diversi

Se7en 1 anno fa su tio
*tutti dei …

Se7en 1 anno fa su tio
…. Beh, è inutile fare le interviste e dire sempre ciò che anche i sassi conoscono…! L’ho sempre detto e continuerò a sostenerlo che non c’è un solo politico con le 🏀🏀…! Sono tutto dei ganassa (blablabla), in campagna elettorale e quando vengono intervistati in tv, blaterando alla gente sempre un sacco di 🏀🏀 e poi il nulla più totale. Mi fa schifo pensare che questi “pseudo” politicanti percepiscono dei salari da “urlo” e non meritano di guadagnarne nemmeno la metà …! Tutti dei scansa fatiche…! Tutti pieni di sé, …. Come dire, tanto fumo e niente arrosto…! 🙈🤮

airman21 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
Ma anche se volesse un politico cosa può fare da solo ? Bisogna trovare soluzioni che possono andare bene per la maggioranza delle persone non si fanno leggi in base al bisogno di una singola persona. Si tratta di un lavoro difficile. Tutti bravi sulla tastiera ormai siamo allenatori, medici, politici e chi più ne ha più ne metta 🤦🏻‍♂️

Qwerty 1 anno fa su tio
Politicanti e sindacalisti indaffarati solo nella gestione dei propri interessi e opportunità personali. No esistono più i politici di vecchio stampo.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Qwerty
… ma cosa c’entra essere bravi davanti alla tastiera? … Ciccio, io le stesse e precise cose che scrivo te le dico in faccia…! Non ho bisogno di una tastiera…! Proponi a Tio di mettere le chiamate video … per me non cambia una cippa. Poi che discorsi sono che un solo politico non può? I politici fanno parte dei partiti quindi … che discorsi fai? Allora visto che non serve a niente è inutile eleggere certi i - - - t i

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Qwerty
Scusa non era per te, ma a quel genio AIRMAN21

Poraccio 1 anno fa su tio
La soluzione è fare le valigie e partire oltralpe. Il problema sono i datori di lavoro che lucrano sui dipendenti al posto di valorizzarli. Per esperienza posso dire che l'unico cantone dove ho sentito che il mio lavoro non fosse apprezzato è proprio il ticino, con un capo che considerava un privilegio poter lavorare per la sua azienda e che quindi imponeva salari da fame (o stai a queste condizioni o te ne vai). In svizzera interna/romanda: quasi il doppio del salario e capi che sono un punto di riferimento per tutti i dipendenti.

CHGordola 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
Le situazioni di abuso ci sono anche in dentro. Il Ticino è un estremo un po' in tutto. Non si può paragonare lo stipendio di un lavoratore in Ticino, con quello di Zurigo, Lucerna, Berna e via dicendo, senza prendere in considerazione tutto ciò che ci sta intorno. Da noi ci sono tanti lavori per cui non servono troppi studi o specializzazioni, e in questi casi il lavoratore è facilmente sostituibile, anche grazie alla nazione confinante che ha una scorta praticamente illimitata di manodopera a basso costo. Lavorare e avere un'azienda in Ticino non è facile a causa dell'abisso economico che c'è con l'Italia, molti guadagnano i soldi qui e li spendono altrove, la ricchezza si sposta, esce dal Ticino, ed è difficile far crescere gli stipendi. In Svizzera interna c'è molto meno questo fenomeno, per questo le persone guadagnano di più, perché la ricchezza circola internamente. Non è un discorso contro i frontalieri, ma di com'è la situazione in Ticino. Se tutti spendessero i soldi qui dove li hanno guadagnati l'economia fiorirebbe e la situazione migliorerebbe, ci sarebbero più soldi per tutti (non è da pensare che solo i datori di lavoro ci guadagnerebbero). È un po' come il vaccino, se lo facciamo tutti è utile, altrimenti aiuta solo chi lo fa. Questo virus fa molta più paura però perché non ti uccide, ma ti impoverisce. Dare la colpa ai datori di lavoro è l'ultima cosa da fare, perché se se ne vanno pure quelli chi potrà ancora lavorare in Ticino?

Poraccio 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
Non sono d'accordo su alcuni aspetti: le spese sono pressoché identiche, forse leggermente più alte ma non paragonabili alla differenza di stipendio. Si da spesso la colpa ai frontalieri, ma la colpa è di chi li assume, e soprattutto della politica inerme (amici degli amici?) che non fa nulla per imporre salari minimi dignitosi. Ho vissuto e lavorato nel canton Friborgo, e in generale i frontalieri francesi erano pagati come un lavoratore residente. Certi discorsi populisti non esistono o non hanno la stessa risonanza che in Ticino. La gente li spenderebbe volentieri i soldi in Ticino, ma senza una paga decente come si fa? Si rinuncia alle vacanze o a qualche sfizio per comprare prodotti al triplo di quello che si pagano in italia? No grazie, la vita va vissuta, non sopravvissuta.

Poraccio 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
C'è da dire che parlo per esperienza, di sicuro non ècome dico in tutti i settori. In Ticino esiste anche la paura delle novità e in quanto a metodi e strumenti siamo indietro su più fronti. E ciò rende meno performanti o redditizie determinate attività.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
… dispiace contraddirti ma il 90% dei frontalieri che lavorano nel Cantone Ticino prendono esattamente la paga di un residente. Conosco personalmente parecchi front. “Semplici impiegati d’ufficio” e quant’altro che prendono dai CHF 5’500 in su… il restante 10% vari dai 3’500 ai 4’300 circa ! Non diciamo le solite 💩 che i frontalieri fanno la fame…!

Poraccio 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
In media i salari dei frontalieri sono più bassi (a dipendenza del settore): non lo dico io, lo dice l'ufficio di statistica

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
… si certo, vai dietro all’ufficio di statistica che vai lontano nella vita…! Partenza base CHF 5’500 è un “ottimo” salario per il frontaliere ed è un “buon” salario per un residente, anche se avrebbe dovuto prenderne CHF 6’000….!

Poraccio 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
Non sto dicendo mica che i frontalieri fanno la fame, sto dicendo che vengono pagati meno dai datori di lavoro, e il divario è in costante aumento negli ultimi anni. Quindi senza regolamentazioni a livello di dirigenza saranno assunti sempre più frontalieri (possono permettersi di guadagnare meno) a discapito dei ticinesi. Il problema sono i capi azienda e chi gli permette (politici amici degli amici) di pagare meno un frontaliere, non i frontalieri stessi come i partitelli populisti di destra vogliono far credere.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
Vero, …. ma voglio proprio vedere quale “genio” residente senza lavoro, non accetterebbe di lavorare per CHF 5’500 al mese anche se, in base alla sua esperienza e/o diplomi e/o formazione, avrebbe dovuto prenderne di più…! Meglio qualcosa in meno che niente (0). Il fatto che i capi azienda assumono a prescindere i front. Il motivo dev’essere per forza un altro…, hanno mai chiesto ad un residente, guarda te ne posso dare al max CHF5’500 e non CHF 6’000?! No non credo proprio! Siamo sicuri che un’azienda non ha un incentivo assumendo manodopera straniera? Mah!

Gimmi 1 anno fa su tio
Infatti,tutti ne parlano ,ma di concreto il nulla!!!
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