Lorenzo Onderka, Pura.
Ebbene sì, il Consiglio di Stato è ancora una volta riuscito ad avvantaggiare chi sta bene a scapito di chi sta meno bene. Lo dice esso stesso, tramite il Consigliere di Stato Vitta, artefice di questa riforma: ”la manovra servirà a rendere più competitivo il cantone nei confronti dei patrimoni importanti, ma resterà neutra in quanto a entrate”. In poche parole: togliamo ai più deboli per favorire i più agiati. Esattamente come lo sceriffo di Nottingham, l’antagonista di Robin Hood nella saga “La Foresta di Sherwood”. Certo, c’è il contentino dell’aumento delle spese professionali da 2500.00 a 4000.00. Ciò vuol dire che chi ha un reddito imponibile di 50'000 circa, risparmierà circa CHF 120,00 sulle imposte cantonali, risparmio annullato dall’aumento del moltiplicatore da 97% a 100%. Una bella presa in giro per la maggior parte della popolazione ticinese. Il Consiglio di Stato non ha neppure considerato la necessità di aumentare le deduzioni per oneri di casse malati. Oggi una copia sposata con figli può dedurre al massimo CHF 10.500.00, cifra largamente inferiore ai costi reali di cassa malati (obbligatoria). Non è neppure stato proposto di modificare il punto 22.1 delle deduzioni fiscali, cioè quel punto che indica l’entità delle deduzioni ammesse per spese mediche. Nemmeno gli aumenti di costi energetici (riscaldamento) e di affitto son stati presi in considerazione. No, ciò che conta è la competitività fiscale per i capitali importanti. Ed il benessere della cittadinanza? Evidentemente non è prioritario per il Consiglio di Stato.
Mi auguro che il Parlamento rimandi al mittente questa proposta, e che incarichi il Governo di effettuare quei tagli alle spese che sono necessarie, in particolare nei dipartimenti delle Istituzioni, del Territorio e dell’Economia, riorientando le loro priorità, che portino finalmente le spese pubbliche ad un livello che il Cantone possa permettersi. Si, perché 2 miliardi di spese l’anno sono fuori dalla portata del Cantone Ticino, e sperare in tesoretti come quelli della Banca Nazionale per sanare il preventivi e consuntivi è un atteggiamento mediocre, non certo degno di un direttore finanziario che goda del mio rispetto.
Nei prossimi articoli leggerete quello che intendo io per taglio alle spese nei tre dipartimenti citati, con un riorientamento delle loro priorità.