Beatrice Arrigoni, Mendrisio
Nella città di Mendrisio, la questione sulla costruzione di uno skatepark alla rotonda dell’ex macello ha contribuito ad accendere gli animi di chi è favorevole e di chi è contrario al luogo scelto per larealizzazione di un’area di svago per i giovani.
Il desiderio di dare ai giovani un luogo di svago e divertimento è sicuramente condivisibile. Ma l’area proposta è in mezzo a strade trafficate, dove le emissioni di gas di scarico e in particolare le particelle prodotte dagli pneumatici, potenzialmente cancerogene, hanno un rilevante impatto sulla salute.
Il traffico ferroviario a sua volta produce emissioni di polveri fini (in prevalenza particelle ferrose) dall’abrasione di freni, binari, ruote e filo di contatto. Queste emissioni vengono generate in fase difrenata/rallentamento e anche trazione quindi in avvicinamento alla stazione di Mendrisio.
Immaginate uno skatepark circondato da verde, aperto a tutti dove è possibile godersi unpomeriggio di divertimento all’aria aperta. Dove si offre un’alternativa positiva al tempo trascorso davanti a uno schermo.
Ma c’è un lato della medaglia che richiede attenzione e riflessione. L’ubicazione proposta, l’area ex macello, ha sollevato legittime preoccupazioni: è posta in mezzo a strade con grande traffico e vicina ai binari ferroviari, creando un ambiente potenzialmente pericoloso.
Questa posizione esporrebbe i giovani skaters a inquinamento atmosferico e acustico.
La presenza di 21 posteggi per il CPI ridurrebbe lo spazio a disposizione per skatepark, workout, parkour e zona di riposo.
Uno skatepark (area di svago) ben progettato può diventare una parte preziosa del programma sportivo scolastico: si faranno ancora le settimane invernali ad Airolo senza innevamento?
Per concludere, si dovrà costruire uno skatepark in un luogo in cui i giovani skaters (bambini, ragazzi e giovani adulti) possano esprimere la loro creatività e passione in un’ambientazione più accogliente e meno pericolosa.