Cerca e trova immobili

LORENZO ONDERKAPovertà e redditi bassi: solo propaganda elettorale?

19.01.24 - 13:56
di Lorenzo Onderka, Avanti con Ticino&Lavoro
Lorenzo Onderka
Povertà e redditi bassi: solo propaganda elettorale?
di Lorenzo Onderka, Avanti con Ticino&Lavoro

LUGANO - Ho letto la replica del signor Dario Poma al mio articolo. Premetto che faccio parte del movimento Avanti con Ticino e Lavoro, i cui fondatori e rappresentanti ufficiali sono Amalia Mirante, Evaristo Roncelli e Giovanni Albertini. Mi assumo pertanto in prima persona la responsabilità di quanto scrivo. Riporto la prima parte del mio articolo di dicembre: “In sostanza sono d’accordo con lui [Dario Poma] sul fatto che una fiscalità non competitiva potrebbe spingere alcuni ricchi a lasciare il nostro cantone”. Questo chiarisce la mia posizione a favore di un adeguamento della fiscalità dei redditi molto alti e dei patrimoni importanti per trattenerli in Ticino.

Peccato che il signor Poma abbia omesso di citare questo passaggio! Vorrei aggiungere un altro aspetto, pure significativo: da quanto lasciato intendere dal Governo e dalle associazioni economiche, la maggior parte delle entrate fiscali sono garantite da poche persone, di qui il tentativo di trattenere in Ticino questi contribuenti ad ogni costo. Questo è un enorme fattore di rischio, comparabile a quello che si assume un’impresa quando focalizza la sua cifra d’affari su pochi clienti: se questi scappano, l’azienda chiude. Vale lo stesso per lo Stato: essere “ostaggio” di poche persone porta inevitabilmente al dissesto finanziario, ed è ciò che sta capitando.

È un errore strategico, e va corretto. Sarà d’accordo con questa mia lettura anche il signor Poma. Ma perché il Ticino dipende così tanto da pochi contribuenti? Concretamente, per usare un termine apprezzato dal signor Poma, in Ticino circa il 25% dei contribuenti non arriva al reddito minimo imponibile, il rischio di povertà è superiore al 20% e la spesa sociale per supportare chi non arriva a fine mese è molto elevata. Alla luce di questi dati numerici si comprenderà che affermare “Il reddito da lavoro è troppo basso” non è uno slogan politico, ma una realtà. È questa realtà che va innanzitutto riconosciuta e logicamente cambiata.

Tornando alla necessità di ridurre i costi dello Stato, condivido l’opinione del signor Poma sull’importanza di ottimizzare i costi strutturali, mediante analisi documentate e supportate da dati rilevanti, senza però fare tagli sulla socialità. Il preventivo del Governo prevede invece tagli ai sussidi per la cassa malati, tagli ai contributi per disabili e un taglio dei salari dei dipendenti dello Stato. Peccato che non preveda tagli ai costi strutturali! Sono cosciente che allineare i salari al livello dell’altra Svizzera in una volta sola non è possibile, ma i salari in Ticino vanno migliorati. Lo ha capito Aldi, lo ha capito l’associazione dei parrucchieri, e sono convinto che lo abbiano capito anche altri imprenditori. Migliorare le condizioni salariali e offrire posti di lavoro a condizioni dignitose è la strada migliore per garantirsi sia il personale adeguato (sempre più difficile da trovare), sia il mercato interno a lungo termine: una popolazione che invecchia perché i giovani scappano, e che non genera figli, riduce inevitabilmente i suoi consumi e i suoi bisogni, nella maggior parte dei settori. Lorenzo Onderka Pura

Avanti con Ticino&Lavoro

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Ceresio 10 mesi fa su tio
Minimo di 4000 CHF X tutti Avs/AI /ID lavoratori dai 4000 ai 6000 CHF di media . Abbassare i salari altrii soporzionalmente pagati, e aumentare il minimo vitale a 4000 CHF soltanto in questo modo l’economia inizia a girare per il verso giusto.. Ci sono cantoni che già lo stanno facendo da anni datevi una mossa!!

TIA84 10 mesi fa su tio
A me tutto il sistema sembra un cane che si morde la coda.. Si vogliono maggiori entrate fiscali ma senza aumentare i salari, che non si riescono ad aumentare perché manca il potere d'acquisto.. chi ha questo potere d'acquisto desidera risparmiare comunque (in fondo come dargli torto) in barba però alla nostra famosa solidarietà.. In più mettiamoci pure dei costi della sanità che non sono alle stelle, ormai sono arrivati in un universo parallelo, siccome le assicurazioni calcolano i premi sulle ospedalizzazioni e sui rischi di una popolazione che invecchia.. Non so.. dimentico qualcosa? Il sistema va riformato nel profondo, ma io comincerei proprio dall'ultimo argomento che ho esposto, un taglio drastico ai premi, o meglio, l'applicazione di un vero e prorio principio di solidarietà a livello dell'assicurazione malattia di base (premio di base calcolato sull'imponibile) e a una drastica riduzione delle cure assicurate, se son di base così siano..

Rhood 10 mesi fa su tio
Risposta a TIA84
Sono d’accordo, il sistema va riformato nel profondo e ci vogliono nuovi approcci. Riguardo a chi ha sempre più potere d’acquisto e vuole comunque risparmiare … beh se i signori desiderano continuare ad avere un isoletta “felice e sicura” ( che fa e ha fatto sempre comodo a tutti), che contribuiscano a tenerla in piedi……

TIA84 10 mesi fa su tio
Risposta a Rhood
Non fraintendermi Rhood, per quanto mi riguarda ogni persona ha il diritto di scegliere come e dove spendere i propri soldi.. Differente è il mio parere sui soldi pubblici e sulle aziende che prelevano soldi pubblici.. in quest'ultimo caso vanno fissate regole strette, anzi, costringenti. Vanno fissate regole sui prelievi e vanno fissate regole sulle spese.. in caso di violazione di tali regole vanno anche determinatr sanzioni e/o provvedimenti penali, decisamente severi, allo scopo deterrente e punitivo.

Rhood 10 mesi fa su tio
Risposta a TIA84
Sono completamente d’accordo .,..

Rhood 10 mesi fa su tio
Bisogna rendere attrattivo il nostro cantone per i contribuenti facoltosi, non soltanto facendoli risparmiare qualche milione di tasse a scapito dei meno fortunati, ma offrendo loro servizi “premium” e un ambiente positivo dove vivere. Poi, se vogliono andare a mangiare freddo e nebbia a Zugo, che vadano… così incassiamo di più con la perequazione. In riferimento ai costi, vale lo stesso discorso: ci vogliono soluzioni innovative, come la digitalizzazione, la creazione e sfruttamento di situazioni win-win all’interno delle fasce meno fortunate, la riduzione di sprechi, lussi ( vari immobili e attrezzature) e magari anche qualche piccolo aggiustamento ai salari di alcuni funzionari e politici….
NOTIZIE PIÙ LETTE