«Confermo che l'articolo è stato ritirato su mia richiesta»
Il comunicato che TIO ha pubblicato venerdì scorso inerente alla mia richiesta di ritirare l’articolo “se questo è un leader”, dopo tante reazioni, anche sulla stampa, necessita di alcune precisazioni.
Confermo che l’articolo è stato ritirato su mia richiesta, e ringrazio TIO per la collaborazione che mi ha offerto in questo contesto. Il motivo del ritiro sta nella diffida inviata dall’avvocato Galfetti ad Avanti ed al sottoscritto. L’articolo lo avevo firmato come Lorenzo Onderka, Avanti con Ticino&Lavoro. Confermo che faccio parte del Movimento Avanti, ma l’articolo l’ho scritto io e quindi ne assumo meriti e responsabilità.
Ho quindi voluto tutelare il Movimento Avanti, e prendermi tempo per rileggere l’articolo in funzione della diffida dell’Avvocato Galfetti. Ho poi scritto privatamente all’avvocato, elencando sette punti sul quale ho basato l’articolo, tutti punti già di dominio pubblico. Sorvolo sulla risposta dell’avvocato, scritta con stile molto scortese e irrispettoso, per soffermarmi sull’unico punto sul quale ha espresso un commento: nel mio articolo citavo il verbale dell’incidente sul quale, come apparso più volte nella stampa, sembra mancassero le generalità del suo cliente.
L’avvocato Galfetti ha rettificato questo punto indicando che in realtà le generalità del suo cliente figurano sul verbale dell’incidente. Stando così le cose, una rettifica in questo senso è giusta e doverosa. Per il resto, confermo quanto scritto nell’articolo, che riflette la mia opinione su questa vicenda, indipendentemente da chi è il protagonista o la sua appartenenza politica. E’ un'opinione strettamente legata al fatto stesso e al modo in cui è stato gestito. Avrei espresso la stessa opinione anche se il protagonista fosse un’altra personalità.
Ha ragione Fiorenzo Dadò quando dice che viviamo in un paese che garantisce la libertà d’opinione e di espressione, e se sono pubblicate in modo rispettoso, come il mio articolo, ogni forma di intimidazione o di limitarne la divulgazione va respinta. Con queste parole metto il punto finale a questa “bagarre” su un articolo che tratta di una vicenda banale (un incidente stradale) che a parer mio, se fosse stata gestita in maniera diversa, non avrebbe occupato spazio sui Media, e richiesto tempo al Governo, al Parlamento e neppure alla Procura.