Leandro De Angelis, Membro di comitato PVL Ticino.
A pochi giorni dagli eventi terribili che hanno scosso la Valle Maggia, la Mesolcina e il Vallese, il primo pensiero deve andare alle vittime, alle loro famiglie e a tutti gli abitanti delle località devastate dalla violenza della natura. ll secondo deve essere rivolto al futuro e a come ridurre il rischio che la tragedia si possa ripetere.
I climatologi ci avvertono da almeno 30 anni: il cambiamento climatico causato dalle attività umane ha portato e porterà a un aumento dell’intensità e la frequenza di eventi climatici estremi, visto che con la temperatura aumenta anche l’energia contenuta nell’atmosfera. Dato che un certo surriscaldamento ci sarà anche se riducessimo notevolmente le nostre emissioni di gas serra (cosa che per il momento non sta avvenendo), bisogna pensare a come convivere con esso. Si tratta di implementare misure per il cosiddetto “adattamento al cambiamento climatico”.
Come possiamo evitare che singoli Comuni o addirittura intere regioni si ritrovino senz’acqua dopo una siccità prolungata, come successo nel 2022? Come possiamo far sì che i contadini non perdano interi raccolti dopo sbalzi di temperatura più violenti di quelli a cui si era abituati? Come impedire che delle piogge da record distruggano villaggi e inondino quartieri industriali? Come proteggere gli anziani da ondate di canicola che non avevamo mai vissuto prima?
I rischi purtroppo non potranno mai essere azzerati, ma perlomeno possono essere ridotti, se c’è una strategia. In questo senso, c’è una buona notizia: a breve verrà pubblicata la versione finale del Piano Energetico e Climatico Cantonale (PECC), documento strategico messo in consultazione l’anno scorso dal Cantone e che ne dedica ben 28 al tema dell’adattamento. Un piano di qualità e che con le sue misure ragionate e concrete è stato molto apprezzato dal PVL.
Il PECC individua 11 settori di intervento e numerose misure, ma centrale sarà la traduzione di questi principi dalla teoria alla pratica. Il Cantone ha ingranato una marcia in più, ma è essenziale che anche a livello locale si sia consci dell’importanza del tema. A questo proposito è interessante il “tool online” che la Confederazione ha sviluppato per i Comuni. Si tratta di un sito web contenente consigli pratici in aree quali “Gestione degli eventi naturali”, “Agricoltura”, “Pianificazione, costruzione e manutenzione”, ma anche “Turismo” e “Salute”. Per ogni problematica, sul sito si trovano proposte di misure per farvi fronte ed esempi concreti. L’obbiettivo è quello di sensibilizzare i Comuni, equipaggiarli a dovere e aiutarli a creare una rete di contatti utile. Uno strumento prezioso nel contesto di un mondo e un clima che cambiano.