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MODAPNo alla riforma della previdenza professionale

10.09.24 - 17:19
Movimento per i diritti degli anziani e dei pensionati aderenti all'USS Ticino e Moesa
Ti-Press
Fonte MODAP
No alla riforma della previdenza professionale
Movimento per i diritti degli anziani e dei pensionati aderenti all'USS Ticino e Moesa

Il comitato Modap (Movimento per i diritti degli anziani e dei pensionati aderenti all'USS Ticino e Moesa), in merito alla votazione sulla LPP del prossimo 22 settembre si è pronunciato con un «No alla riforma della previdenza professionale».

Questo il testo del comunicato. «Ancora una volta siamo confrontati con un argomento indubbiamente complesso che però determinerà il futuro del nostro sistema pensionistico. Argomento ancor più difficile da decifrare poiché il Parlamento distorcendo una proposta formulata dalle parti sociali (padronato e sindacati) ha inserito modifiche importanti che servono da specchietto per le allodole», l'avvio del documento.

«Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza», e di seguito vengono elencati i motivi. Dobbiamo dire NO perché :

Pagheremo di più per ricevere di meno (le rendite diminuiranno a parità di contributi del 12%).

I contributi salariali aumenteranno fino all’11.2%

Il settore bancario e assicurativo hanno investito parecchi milioni a sostegno della modifica e ciò significa che solo loro ne trarranno un vero beneficio.

I lavoratori e le lavoratrici a tempo parziale rischiano di essere ulteriormente penalizzati poiché la congiunzione dei redditi non sarà resa obbligatoria (chi ha due o più lavori non potrà sommare i redditi e rimarrà escluso dalle rendite).

«Quattro semplici motivi per dire NO all’ennesimo tentativo di far passare alla cassa i salariati e le salariate. Votando NO alla legge impediremo tra l’altro alle banche e alle assicurazioni di continuare a remunerare in maniera esagerata i propri azionisti e a pagare salari spropositati ai loro manager», scrive Saverio Lurati, presidente Modap.

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