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HELVETHICA TICINOUna lettera aperta al Consiglio Federale per fermare il genocidio a Gaza

27.09.24 - 09:03
Per il comitato di HelvEthica Ticino, Maria Invernizzi
keystone-sda.ch / STR (Abdel Kareem Hana)
Una lettera aperta al Consiglio Federale per fermare il genocidio a Gaza
Per il comitato di HelvEthica Ticino, Maria Invernizzi

Nelle scorse settimane il Parlamento nazionale ha deciso di sospendere i finanziamenti annuali all’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA), pari a circa 20 milioni di franchi. Questa decisione è stata presa dopo che sono emerse accuse riguardanti un presunto coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’UNRWA nei massacri commessi da Hamas il 7 ottobre 2023, nonostante il fatto che l’UNRWA sia prontamente intervenuta licenziando con effetto immediato i dipendenti accusati e abbia avviato un’indagine. 

Riportiamo dal sito della Confederazione Svizzera:

“Dal 7 ottobre 2023, la capacità di azione dell'UNRWA nella Striscia di Gaza è stata fortemente limitata. Ciononostante, rimane il principale attore umanitario a Gaza. Nella situazione attuale, difficilmente un'altra organizzazione o agenzia potrebbe assumersi tutti i compiti. In assenza di una soluzione politica al conflitto in Medio Oriente, l'UNRWA rimane un fattore di stabilità nella regione, dove fornisce servizi di base in Cisgiordania, Libano, Giordania e Siria.”

In un contesto di guerra vengono commesse enormi atrocità da ambo le parti e le accuse reciproche, vere o false, sono molto frequenti e difficili da verificare. Col tempo, però, la verità finisce sempre per venire a galla e, con un minimo di buon senso, si comprende che non si combatte la frangia armata dell’opposizione sterminando la popolazione civile. Da più di 20 anni Israele esercita il blocco terrestre, aereo e navale su Gaza detenendo il controllo di tutto ciò che vi arriva e riducendo di tre quarti le merci in entrata. I Palestinesi sono gravemente penalizzati dal blocco degli aiuti umanitari, indispensabili per la sopravvivenza della popolazione.

Riportiamo dal sito dell’UNICEF:

“Nella Striscia di Gaza 9'211 studenti e 379 insegnanti sono stati uccisi. 14'237 studenti e 2'246 insegnanti sono stati feriti. 577 scuole sono state danneggiate e distrutte, scuole che servivano 525'186 studenti e in cui insegnavano 19'573 insegnanti. 1,9 milioni di persone sono state sfollate all’interno della striscia. Il 53,5 % degli edifici scolastici che sono stati utilizzati dalle persone sfollate come rifugi sono stati direttamente colpiti.”

A Gaza sono state uccise 41'000 persone e ne sono state ferite più di 95'000 e purtroppo le cifre continuano a salire. Sono stati bombardati ospedali, scuole, campi profughi. Alti esponenti del governo israeliano hanno esternato pubblicamente che sarebbe stato giusto lasciar morire di fame la popolazione di Gaza, ma che purtroppo la comunità internazionale non lo avrebbe permesso. Ricordiamo anche gli attacchi informatici degli Israeliani che hanno fatto esplodere i cercapersone in Libano e Siria ferendo gravemente più di 4'000 persone e uccidendone centinaia. 

I cercapersone non sono utilizzati solo dai miliziani di Hezbollah, ma anche da medici, paramedici e persone comuni, e questi dispositivi possono esplodere ovunque: al mercato, per strada, al ristorante, sui mezzi pubblici ecc. Si tratta di una nuova e inquietante arma terroristica che espone ad alto rischio ogni detentore di strumenti tecnologici connessi.

Come se ciò non bastasse, il 19 settembre 2024 Israele ha schierato i suoi carri armati alla frontiera con il Libano.  

Chiediamo che la Svizzera e la Comunità Internazionale prendano atto dei crimini commessi da Israele, della sua costante prevaricazione e oppressione ai danni del popolo palestinese, della sua attitudine espansionistica e guerrafondaia. L’agire di Israele non può essere sempre coperto con il pretesto dell’antisemitismo in quanto, sebbene non venga mai riportato, anche i Palestinesi sono semiti. 

Chiediamo al Consiglio federale e all’Assemblea nazionale di ripristinare l’erogazione dei fondi umanitari all’UNRWA: lasciare la popolazione di Gaza senza aiuto in questo momento è umanamente indegno e irresponsabile.

Chiediamo che la Svizzera e la Comunità Internazionale si impegnino per ottenere un immediato cessate il fuoco e il ritiro di Israele dai territori occupati. Le trattative di pace tra Israele e Palestina devono essere avviate tempestivamente. È fondamentale l’istituzione di uno Stato palestinese libero, riconosciuto e sovrano, perché senza giustizia e libertà difficilmente può esserci la pace.

Ci appelliamo al vostro senso di responsabilità e dovere morale di onestà e giustizia: il Consiglio federale si adoperi coi buoni uffici per fermare il genocidio a Gaza e ripristinare l’erogazione dei fondi umanitari all’UNRWA.

Distinti saluti,

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