Mentre il rebus Djokovic resta irrisolto - si va verso un nuovo rinvio della decisione -, parla Srdjan, padre di Novak.
Dai media australiani rimbalza la notizia che «oggi non verrà presa nessuna decisione riguardante il visto di Djokovic».
MELBOURNE - Sempre più ingarbugliata, la matassa del caso Djokovic è tutt'altro che sbrogliata. Mentre il padre di Nole lancia addirittura un appello alla Regina Elisabetta, con il passare delle ore diventa sempre più difficile pensare che il verdetto del ministro dell'Immigrazione Alex Hawke arrivi ancora nella giornata odierna (Melbourne si trova a +10 ore di fuso orario dalla Svizzera).
Dai media australiani rimbalza infatti la voce che «nessuna decisione riguardante il visto di Novak Djokovic verrà presa quest'oggi». Il motivo? «Gli avvocati del sig. Djokovic hanno recentemente fornito lunghe ulteriori osservazioni e documenti giustificativi ritenuti rilevanti per la possibile cancellazione del visto. Questo influirà sui tempi», ha fatto sapere Chris O'Keefe, giornalista di 9 News Australia.
Mentre la posizione di Djokovic si aggrava sempre di più alla luce delle sue stesse ammissioni (vedi articolo correlato), Srdjan Djokovic, padre del tennista no-vax già balzato alla cronaca per dichiarazioni forti, chiama in causa addirittura la Regina Elisabetta per cercare di risolvere la questione del figlio: «Chiamo la Regina Elisabetta, come leader del Commonwealth, per intervenire e proteggere i diritti umani di mio figlio - riportano alcuni media serbi - Chiedo di fermare la persecuzione politica nei suoi confronti da parte dell'Australia».