Il passaggio del serbo da Marbella ha obbligato le autorità iberiche a indagare.
Djokovic sempre più nel tritacarne.
MELBOURNE - Una serie di regole infrante per Novak Djokovic? Non solo in Australia, i suoi comportamenti e i suoi viaggi "free" sono finiti nel mirino perfino di Spagna e Serbia, che hanno già attivato gli uffici preposti per vederci chiaro.
La notizia del passaggio di Nole da Marbella, dove poi si è imbarcato per raggiungere Melbourne, ha costretto le autorità iberiche a indagare. Dal 20 settembre, infatti, si può entrare in Spagna per chi proviene dalla Serbia solamente se completamente vaccinati o se in possesso di un'esenzione. In tutti i casi, comunque, è necessario compilare un formulario. Ma, dalle notizie che filtrano, il 34enne potrebbe non aver seguito la procedura.
Continua a far discutere perfino il fatto che Djokovic fosse liberamente in giro malgrado la positività al coronavirus riscontrata a metà dicembre. Un comportamento inaccettabile, come ha sottolineato nelle scorse ore il primo ministro serbo Ana Brnabic: «Nessuno è autorizzato a violare le regole dell’isolamento perché ciò significa mettere in pericolo la salute delle altre persone. Ci sono alcuni standard che devono essere rispettati. Se Djokovic ne era a conoscenza, allora si tratta una chiara violazione delle regole. Quali siano le eventuali sanzioni è ciò che le istituzioni competenti dovranno esaminare».