Impegni comodi per la Svizzera
In palio sei pesantissimi punti “europei”.
RIDDES - Ci saranno esperimenti tattici, ci sarà (per qualcuno) un pizzico di emozione, ci sarà anche un po' di superficialità. Importante è però che ci siano sei punti.
Tanto si chiede a quella Svizzera che, contro Kosovo e Andorra, tra domani e martedì potrebbe fare uno scatto prepotente verso la qualificazione agli Europei della prossima estate. Fin qui quasi perfetta nelle qualificazioni (tre vittorie e un pari, contro la Romania), la truppa di Murat Yakin ha l’obbligo di raccogliere il massimo da un doppio impegno che sulla carta si presenta “tranquillo”. Non si può definire in altro modo un doppio incrocio che vedrà Sommer e compagni fronteggiare dei rivali che occupano rispettivamente le posizioni 109 e 154 della classifica FIFA.
Proprio la mancanza di blasone delle contendenti potrebbe essere l’“avversario” più temibile per i rossocrociati i quali, se non vorranno avere brutte sorprese, dovranno giocare al massimo delle loro possibilità. E questo nonostante il periodo dell’anno sia forse più adatto a pensare al club piuttosto che alla selezione del proprio Paese.
Il match meno semplice dei due, per la Nazionale, sarà quello di domani sera (20.45) a Pristina. Terra d’origine di più di un elvetico, il Kosovo sa infatti dimostrarsi (sportivamente) inospitale. Nelle ultime sei partite casalinghe ha, per esempio, raccolto solo risultati positivi. È vero, ha affrontato Irlanda del Nord, Cipro, Armenia, Far Oer, Andorra e Romania, ma ha comunque saziato i suoi tifosi con due vittorie e quattro pari. Quello guidato da Primoz Gliha è un gruppo solido con individualità importanti come il difensore del Napoli Rrahmani, quello del Torino Vojvoda, il centrocampista del Besiktas Rashica e la punta del Maiorca Muriqi. Sarà motivato e pimpante ma… il pallino rimane comunque in mano alla Svizzera. A Xhaka e compagni. Saranno loro, al netto di episodi sfavorevoli, a “decidere” se vincere o meno.