Da luglio l'ex difensore di entrambe le squadre ticinesi lavora presso la Banca Migros di Lugano
«Lavorare in banca? Mi trovo molto bene, mi sono lanciato in questa nuova avventura e devo dire che sono parecchio gasato».
LUGANO - Il 27 marzo 2021 è una data che a Lorenz Kienzle ha cambiato la carriera, o perlomeno gli ultimi anni della stessa. Sì perché quel giorno il 34enne - mentre difendeva la maglia del Davos - aveva rimediato un grave infortunio al ginocchio destro, ovvero la rottura del crociato. Mollare? No, non è una parola che rientra nel dizionario del classe '88.
Convinto dall'amico ed ex compagno Linus Klasen, dopo una lunga ed estenuante riabilitazione, l'ex difensore di Lugano e Ambrì aveva dunque accettato il trasferimento nel Visp, squadra con cui nel passato campionato ha totalizzato 6 assist in 22 gare. Nonostante un contratto valido anche per la stagione 2022/23, Kienzle e i vallesani hanno rescisso consensualmente l'accordo che ancora li legava. Come mai? Tutta "colpa" della classica opportunità alla quale è praticamente impossibile dire no. «Effettivamente è così. Dal 1. luglio ho cominciato a lavorare presso la Banca Migros di Lugano, sono l'assistente del capo Regione Ticino. Mi trovo molto bene, mi sono lanciato in questa nuova avventura e devo dire che sono parecchio gasato».
Ciò significa che la tua carriera è finita? «Può darsi, ma non ho ancora preso una decisione definitiva. Sono talmente concentrato su questa nuova esperienza che non ho ancora avuto modo di pensarci troppo. Quello che posso dire è che adesso l'hockey non è più una priorità: ho preso un po' di distanza».
Lavorare in banca non è una novità assoluta per Kienzle: «Quando nei primi anni della mia carriera giocavo a Zurigo avevo fatto l'apprendistato all'UBS. Per questo motivo alcune importanti nozioni già le avevo apprese».
Allenamenti sì, ma non quelli faticosi delle passate estati... «Mi sto comunque mantenendo in forma poiché non posso permettermi di diventare troppo ciccione, poi mia moglie si arrabbia (ride, ndr). Faccio un po' di palestra e un po' di tennis. E poi c'è la mia bimba, con cui cerco di passare più tempo possibile. Con le serate e i weekend liberi ora posso godermela al massimo: è eccezionale...».