ZURIGO - È stato un cortocircuito a innescare l'incendio che si è sviluppato ieri sera sotto il penultimo vagone del Cisalpino Stoccarda-Zurigo-Milano, poi rimasto fermo nella galleria dello Zimmerberg, alle porte di Zurigo. Lo ha riferito questa sera a diversi organi di informazione il capo dell'ufficio federale d'inchiesta sugli incidenti ferroviari e navali, Walter Kobelt.
Il cortocircuito, le cui cause non sono ancora chiarite, si è prodotto nel commutatore per il passaggio dal sistema di alimentazione elettrico svizzero a quello italiano, ha precisato Kobelt. Un portavoce delle FFS interpellato dall'ATS non ha voluto commentare questi primi risultati delle indagini.
I responsabili delle FFS e le autorità inquirenti, oggi in una conferenza stampa, hanno sottolineato che la fortuna e gli alti standard di sicurezza del tunnel ferroviario inaugurato nel 2003 fra Zurigo e Thalwil hanno permesso di evitare conseguenze peggiori. I 117 passeggeri sono stati messi in salvo da un'imponente operazione di evacuazione. Tre donne condotte in ospedale per un principio d'intossicazione sono state dimesse oggi. I danni ammontano a 100'000 franchi.
I passeggeri - è stato spiegato - hanno potuto uscire dal tunnel attraverso le scale a chiocciola di due cunicoli di sicurezza resistenti al fuoco, uno alto 50 e l'altro circa 70 metri. Il tunnel dispone complessivamente di tre di queste vie d'uscita. Ad eccezione delle tre donne intossicate, d'età compresa fra i 16 e i 28 anni, tutte le persone che si trovavano sul treno hanno potuto mettersi in salvo con le proprie forze.
Il convoglio si è fermato alle 19.57, pochi minuti dopo la partenza dalla stazione di Zurigo, a quattro chilometri dall'uscita del tunnel, lungo complessivamente 9,7 chilometri. Il macchinista ha segnalato una panne nella carrozza di comando, ma non si è reso conto delle fiamme sotto il penultimo vagone.
L'incendio è stato localizzato quindici minuti più tardi dal macchinista di un altro convoglio che ha incrociato il Cisalpino e che era stato avvertito dell'avaria.
Si è comunque appreso che il Cisalpino era già rimasto fermo per la medesima panne a Sciaffusa ed era ripartito con 40 minuti di ritardo dopo che il macchinista aveva spento e riattivato il sistema elettronico di guida. La procura di Zurigo ha aperto un'inchiesta in collaborazione con il "Servizio d'inchiesta sugli infortuni dei trasporti pubblici (SII)" del Dipartimento federale dei trasporti (DATEC).
Anche le FFS eseguiranno un'inchiesta interna sul Cisalpino, ha affermato il portavoce Dany Härry, precisando che le panne su questo tipo di convoglio sono piuttosto frequenti, ma mai si era arrivati ad un evento di tale portata.
Per le operazioni di salvataggio sono state mobilitate più di 500 persone, fra le quali oltre 400 pompieri, una cinquantina di poliziotti e nove medici. A causa del convoglio bloccato, i collegamenti ferroviari da Zurigo in direzione di Coira e del Gottardo sono rimasti interrotti per diverse ore. Il tunnel dello Zimmerberg è stato riaperto al traffico nelle prime ore del mattino.