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SVIZZERASiti di gioco d'azzardo stranieri messi al bando

01.03.17 - 19:00
Lo ha deciso stasera il Consiglio nazionale nell'ambito dell'esame della nuova legge sui giochi in denaro con 135 voti favorevoli, 45 contrari e 6 astenuti
Siti di gioco d'azzardo stranieri messi al bando
Lo ha deciso stasera il Consiglio nazionale nell'ambito dell'esame della nuova legge sui giochi in denaro con 135 voti favorevoli, 45 contrari e 6 astenuti

BERNA - I siti internet stranieri non autorizzati che mettono a disposizione giochi online devono poter essere bloccati in Svizzera. È questa la decisione principale presa oggi - con 135 voti contro 45 e 6 astenuti - dalla Camera del popolo nell'ambito dell'esame concernente la nuova legge sui giochi in denaro. I dibattiti sono poi stati interrotti dopo oltre sei ore e continueranno durante l'ultima settimana della sessione.

La nuova legislazione intende attuare l'articolo costituzionale adottato da popolo e Cantoni l'11 marzo 2012. Per la prima volta tutte le norme sul tema sono inserite in una sola legge. Il testo è già stato approvato dal Consiglio degli Stati nella sessione estiva 2016.

Dopo il governo e la Camera dei cantoni, anche il Nazionale ha quindi voluto un blocco generalizzato degli accessi a pagine internet illegali al fine di meglio proteggere i giocatori e favorire i gestori di giochi legali basati in Svizzera, che riversano i loro introiti all'AVS e ai cantoni a scopi di pubblica utilità.

Commissione contraria - La decisione non era così scontata visto che la Commissione degli affari giuridici del Nazionale (CAG-N) si era espressa - seppur con una debolissima maggioranza, per 13 a 12 - contro un tale blocco.

La maggioranza CAG -N riteneva che la Commissione federale delle case da gioco potesse emettere avvertimenti nei confronti di chi organizza giochi in denaro online non autorizzati e, se fosse il caso, avviare procedimenti penali.

La CAG-N proponeva inoltre di seguire e valutare l'evoluzione del mercato di tali giochi online non autorizzati: se, dopo cinque anni dall'entrata in vigore della nuova legge, fosse evidente la necessità di adottare misure più incisive, il Consiglio federale avrebbe la facoltà di imporre il blocco dei siti.

Socialisti, PPD e maggioranza PLR - Oggi, sin dall'inizio delle discussioni, il PS, il PPD e la maggioranza del PLR si sono espressi in favore del blocco dei siti internet esteri che mettono a disposizione giochi online in Svizzera. «L'interesse pubblico e la salute di numerosi giocatori dipendenti è in gioco. Tale blocco non è eccessivo», ha spiegato Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE). Secondo la socialista ginevrina, si avrà così un effetto dissuasivo sugli operatori e non si aprirà la porta a un aumento delle persone succube del gioco d'azzardo.

«Il popolo svizzero ha accettato di iscrivere questo principio nella Costituzione con circa il 90% dei voti», ha ricordato la ministra di della giustizia Simonetta Sommaruga. A suo avviso, "non si tratta di una misura protezionistica, ma di una regolarizzazione".

UDC, Verdi, Verdi liberali e taluni PLR - Dal canto suo, un'alleanza eteroclita (composta da rappresentanti di UDC, Verdi e Verdi liberali, nonché taluni PLR) contraria al provvedimento ha dapprima tentato invano di rinviare al Consiglio federale la nuova legge.

La proposta di rinvio era motivata dal fatto che il blocco in Svizzera dei siti online stranieri sarebbe "esagerato, inutile e facilmente aggirabile".

«Sarei d'accordo di rendere l'accesso a tali siti più difficile nei motori di ricerca e di impedirne la pubblicità, ma vietare il tutto come avviene per la droga e la prostituzione non serve a nulla», ha sottolineato Balthasar Glättli (Verdi/ZH).

L'ecologista zurighese ha ricevuto il sostegno di una parte del campo democentrista. «Censurare oggi Internet, significherebbe fare un primo passo in una direzione inquietante», ha deplorato Lukas Reimann (UDC/SG).

Tassazione delle vincite - A causa della mancanza di tempo, stasera i deputati non sono riusciti ad affrontare un'altra questione aspramente dibattuta: la tassazione delle vincite. La commissione preparatoria aveva appoggiato l'idea di esentare fiscalmente tutte le vincite derivanti da lotterie e scommesse e, con 14 voti contro 10 - aveva respinto la proposta della Camera dei Cantoni di tassare solo quelle superiori a un milione di franchi.

Un'altra minoranza voleva invece tassare tutte le vincite derivanti dalle case da gioco a partire da 10'000 franchi. Tali argomenti saranno trattati soltanto il prossimo 15 marzo, quando il plenum riprenderà il dossier.

La nuova legge sui giochi in denaro contiene altre misure per contrastare la dipendenza dal gioco, le truffe e il riciclaggio di denaro.

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