Sia le statistiche sugli incidenti sia le osservazioni degli psicologi del traffico sfatano il detto “donne al volante, pericolo costante”
BERNA - La donne al volante? Sono una sicurezza, o quantomeno è meno rischioso viaggiare se sono loro a guidare. È quanto risulta sia dalle statistiche sugli incidenti sia dalle osservazioni degli psicologi del traffico.
Al volante le donne sono più disciplinate e si assumono meno rischi rispetto agli uomini, e ciò benché abbiamo meno esperienza, indica all'ats la psicologa Uwe Ewert dell'Ufficio prevenzione e infortuni (Upi).
Rispetto agli uomini, le donne non amano la velocità e sono meno spesso sotto l'influenza dell'alcool. Questi due fattori di rischio distinguono a suo dire chiaramente i due sessi quando sono al volante.
Il numero di incidenti è più o meno uguale quando vengono messi in relazione ai chilometri percorsi, con però una differenza fondamentale. «Gli incidenti causati dagli uomini risultano molto più gravi rispetto a quelli provocati da donne», sottolinea Ewert. La possibilità di ferirsi gravemente o di morire è nettamente più alta tra gli esponenti del sesso "forte".
Nel 1974, il 63% degli uomini aveva la patente a fronte del 36% delle donne. Oggi tali percentuali sono rispettivamente dell'88% e del 76%, secondo dati dell'Ufficio federale di statistica.
Quanto al numero di chilometri percorsi, che svolge un ruolo nella probabilità di incidenti, è di 28 km al giorno per gli uomini e di 20 km per le donne. Queste ultime guidano molto di meno sulle autostrade, dove il rischio di incidenti è più basso. Le donne causano invece numerosi incidenti agli incroci.
Da un punto di vista statistico, gli uomini sono due volte più numerosi rispetto alle donne ad essere coinvolti in incidenti gravi, secondo un'analisi dell'Upi. Nel 2016, si sono registrati 2600 uomini coinvolti in incidenti gravi rispetto a 1400 donne. La strada ha causato 216 morti: 151 uomini e 65 donne.
Gli incidenti gravi causati da donne sono dovuti in buona parte al non rispetto della precedenza: sono due volte più frequenti degli incidenti causati da disattenzione o eccessiva velocità, e otto più elevati rispetto agli incidenti provocati dall'alcool.
Tra gli uomini, il mancato rispetto della precedenza è la causa principale di incidenti, ma tale dato è solo due volte più elevato rispetto alla disattenzione, la velocità o l'alcool.