Il fatto, denuncia il SISA, sarebbe avvenuto la settimana scorsa. Il sindacato chiede di aprire un'inchiesta sui responsabili
COIRA - Si sarebbero verificati alcuni episodi di abuso di potere all’interno della caserma di Coira, ai danni delle reclute alla seconda settimana di addestramento. A rivelarlo è il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) in un comunicato.
Oltre «ai metodi pseudo-educativi del genere “domani vi faccio morire” con annessa punizione collettiva per un banale alterco individuale durante una libera uscita e minacce alle reclute al fine di mettere tutto a tacere», evitando reclami presso gli ufficiali in merito ad atteggiamenti «sconvenienti» da parte dei sergenti, una recluta sarebbe stata «costretta a correre seminuda in caserma davanti a tutti durante la notte fra mercoledì e giovedì della scorsa settimana».
Casi simili di nonnismo durante la scuola reclute «non sono una novità», precisa il SISA ricordando situazioni ben più gravi, con tanto di feriti, denunciate in passato ed invitando le autorità preposte ad aprire un’inchiesta nei confronti dei sergenti responsabili.
Plauso dalla Gioventù Comunista - Atteggiamenti che «oltre ad essere illegali dimostrano l'inabilità al comando di certi fanatici a cui l'esercito ha concesso le mostrine», ha scritto in una nota diramata in serata la Gioventù Comunista, plaudendo alla scelta del SISA di segnalare l’accaduto, «umiliante e contro ogni regolamento», auspicando inoltre che l’inchiesta permetta di «demolire il muro di omertà».