La campagna di marketing si è rivelata insufficiente. Tanto che le ricerche si sono spostate in Germania
BERNA - La mancanza di conducenti di locomotiva presso le FFS è così acuta che ne sta risentendo persino il traffico ferroviario. Come riportato dal BLICK, la situazione è critica e la richiesta di treni supplementari non ha fatto che peggiorare la situazione. Le FFS affermano di aver ripreso in mano la situazione, ma il problema sembra essere tutt'altro che risolto.
Infatti, in futuro, la mancanza di personale si intensificherà perché le Ferrovie federali hanno un grave problema: è in arrivo un'ondata di pensionamenti. Oggi le FFS contano circa 3.500 macchinisti, ma ne servono di più, anche nell'ottica dell'espansione prevista.
Attualmente sono circa 90 i conducenti che si ritirano ogni anno, 35 a causa delle normali fluttuazioni. Entro il 2024, le FFS si aspettano l'addio di circa 175 dipendenti per anzianità lavorativa. Secondo questo calcolo si apriranno circa 1000 posizioni entro i prossimi 5 anni.
I sindacati criticano la strategia FFS - Per Hans-Ruedi Schürch (52 anni), del sindacato Lokomotivpersonalverband LPV e da 31 anni macchinista FFS, la mancanza di personale è voluta. La sua accusa: «Il fatto che un gran numero di macchinisti ora vadano in pensione le FFS non lo sanno da oggi, ma almeno dal 2005. Meyer (CEO delle FFS) non ha mai fatto un segreto del fatto che le FFS preferiscano lavorare leggermente in sotto organico piuttosto che con un macchinista troppo. Il risultato? I conducenti devono fare straordinari per anni e saltare le vacanze».
Il portavoce delle FFS Reto Schärli replica: «La carenza di personale non è mai stato un obbiettivo. Durante tutto l'anno, lo staff delle locomotive ha una forza lavoro equilibrata». Proprio perché il pensionamento di molti dipendenti esperti era effettivamente prevedibile, secondo Schärli le FFS hanno formato negli ultimi anni molti più macchinisti.
Ciò nonostante il problema resta. Tanto che la filiale Cargo in Germania ha persino promesso ai macchinisti un'indennità speciale di 500 euro al mese. Ciò per colmare il vuoto di 50 conducenti sull'asse nord-sud.
Società terze - I buchi al momento vengono coperti affidandosi a personale che proviene da società terze. «I macchinisti esterni possono contribuire a coprire determinati picchi stagionali», afferma Sprecher Schärli. Se in futuro le ferrovie federali assumeranno ancora più lavoratori temporanei per compensare la carenza di personale, le FFS affermano di non poterlo prevedere.
Stipendi bassi - Un altro problema: il lavoro come macchinista non è più attraente. Durante la formazione, lo stipendio annuale ammonta a quasi 45.000 franchi. Dopo la formazione, i dipendenti permanenti iniziano con uno stipendio annuo di 70.355 franchi. Secondo Schürch: «I salari di formazione e gli aumenti salariali successivi devono essere sensibilmente migliorati. Anche il salario massimo dovrebbe essere aumentato».
Inoltre, c'è il timore che i treni un giorno rimangano senza il conducente a causa dell'automazione. Il portavoce delle FFS rassicura: «Anche con lo sviluppo tecnologico dei treni, in futuro avremo bisogno di professionisti ben addestrati».