Particolarmente a rischio sarebbe la raccolta di alcuni prodotti stagionali come le fragole e gli asparagi
Molti dei braccianti arrivano infatti da fuori.
BERNA - I contadini svizzeri temono di non avere abbastanza aiuto per il raccolto di quest'anno a causa della crisi del coronavirus. Particolarmente colpiti dalla carenza di manodopera sarebbero i prodotti stagionali, come gli asparagi e le fragole.
Nel settore agricolo europeo sono impiegate moltissime persone, numerose delle quali provengono dai Paesi dell'est. Secondo il Landwirtschaftliche Informationsdienst (LID), il servizio d'informazione agricola, questa forza lavoro potrebbe venire a mancare, a causa della temporanea chiusura delle frontiere.
Situazione poco rosea anche per il settore vinicolo, che fa le spese della chiusura di ristoranti e bar, ha indicato Robin Haug, direttore dell'associazione di settore svizzero tedesca "Deutschschweizer Wein", citato dal LID. Il tempo ridotto - ha aggiunto Haug - è di scarso aiuto ai produttori, perché il lavoro nelle vigne e nelle cantine deve essere comunque fatto.
Le cose stanno invece andando bene, per il momento, per la vendita diretta in fattoria: sembra che i clienti preferiscano questi piccoli negozietti o banchetti self-service ai supermercati, e questo per mantenere basso il rischio di contagio, si legge nella nota del LID, che riporta la testimonianza di una contadina. Questo aumento della richiesta è benvenuto, dato che gli agricoltori si trovano a dover fare i conti con i mancati introiti dovuti alla chiusura dei ristoranti e al divieto per i mercati settimanali.
In Svizzera romanda il sindacato contadino Uniterre e altre organizzazioni si sono dichiarati "costernati" per la decisione del Consiglio federale di chiudere tutti i mercati. Si sarebbe potuto pensare a misure speciali e a riorganizzare il sistema di vendita: questa chiusura rappresenta una discriminazione rispetto agli altri negozi di alimentari.