Lo sostiene l'infettivologo ticinese Andres Cerny
ZURIGO - «Anche andare a fare jogging comporta un possibile rischio di trasmissione di coronavirus nei confronti delle altre persone».
L'affermazione arriva da Andres Cerny, infettivologo e Direttore di Epatocentro Ticino, oltre che medico accreditato alla Clinica Moncucco. Il dottor Cerny sostiene infatti che: «Facendo jogging, coloro che corrono producono molto aerosol, che rimanendo nell'aria potrebbe trasmettere il virus alle persone nelle loro strette vicinanze». E questo potrebbe risultare problematico nei sentieri e nelle strade strette, dove due metri di distanza non sono facilmente applicabili.
«La differenza tra le normali goccioline (di cui si parla tanto recentemente) e l'aerosol è la grandezza: l'aerosol, essendo di dimensioni ridotte, può rimanere nell'aria ed essere rilevabile per circa tre ore, mentre le goccioline scendono rapidamente (in circa 10 minuti) a terra o su altre superfici» ha spiegato il dottor Cerny.
La buona notizia è che il virus nell'aerosol a contatto con l'aria fresca si diluisce velocemente. «In ogni caso, il vento che si crea quando una persona corre riduce fortemente la concentrazione di virus nell'aria, e di conseguenza, cala anche la probabilità di trasmettere il virus ad un'altra persona» chiarisce lo specialista in malattie infettive.
Tuttavia, nel caso di vento, bisogna fare attenzione. «È possibile che il vento spinga l'aerosol o le goccioline in una determinata direzione. Comunque, come ripetuto più volte, il principio più importante da seguire rimane quello della distanza sociale: più si sta alla larga, minore è la possibilità di venir infettati» ha concluso il medico.
In ogni caso, il fatto che il virus possa essere trasmesso tramite aerosol è un'eventualità in fase di studio, ancora al vaglio degli scienziati, e non supportata da tutti gli esperti. Soprattutto in una situazione naturale, al di fuori di un ambiente controllato di laboratorio, non ci sono le basi scientifiche per confermarlo. Tuttavia, è consigliata la massima cautela.