Nei prossimi mesi la Confederazione vuole procurarsene 550 milioni da distribuire alla popolazione
Ma il costo di un franco e venti per mascherina è giudicato troppo alto: «Gli imprenditori svizzeri le acquistano in Asia per 30 centesimi. È inaccettabile che i produttori si arricchiscano».
BERNA - Il Consiglio federale intende acquistare fino a 2,24 miliardi di franchi di materiale medico per far fronte all'epidemia di Covid-19, ma il costo delle maschere di protezione risulta essere fino a quattro volte superiore ai prezzi praticati abitualmente e crea malcontento.
Nei prossimi quattro mesi il governo vuole procurarsi 550 milioni di maschere protettive, 1'000 nuovi respiratori, 8 milioni di kit per i tamponi, 190 milioni di guanti monouso e 48 milioni di unità di disinfettante per le mani, riferiscono la NZZ am Sonntag e la SonntagsZeitung.
Il bisogno maggiore è quello di maschere protettive e igieniche. Solo a questo scopo sono stati stanziati complessivamente 1,16 miliardi di franchi. I prezzi sono già oggetto di critiche: sono stati stimati a 396 milioni di franchi per 330 milioni di maschere da fornire alla popolazione, ossia un franco e venti centesimi ciascuna.
Per il consigliere nazionale UDC Franz Grüter il costo è troppo alto. «Gli imprenditori svizzeri che acquistano maschere equivalenti in Asia pagano 30 centesimi al pezzo», ha detto alla SonntagsZeitung. Grüter vuole quindi intervenire alla prossima riunione della Commissione delle finanze: «Voglio sapere come la Confederazione ha fissato questi prezzi e propongo che i costi di questo appalto siano almeno dimezzati», afferma Grüter. «È inaccettabile che i produttori di materiale protettivo si arricchiscano sulla difficile situazione della popolazione svizzera».
Spetta alla farmacia dell'Esercito acquistare il materiale ordinato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e stabilire il costo sul mercato internazionale. «Il calcolo dei costi globali si basa su queste informazioni», ha spiegato Katrin Holenstein, portavoce dell'UFSP. Secondo il Dipartimento della Difesa (DDPS) la situazione sul fronte degli acquisti è drammatica: «In alcuni casi, le offerte devono essere evase entro un'ora, altrimenti i materiali saranno assegnati altrove. I commercianti di maschere stanno attualmente spuntando come funghi, anche in Svizzera. A causa dell'elevata domanda, alcuni praticano prezzi esorbitanti».
Questo è uno dei motivi per cui il Consiglio federale vuole promuovere la produzione nazionale di maschere. Due aziende stanno per iniziare la fabbricazione: la Wernli di Rothrist (AG) riceverà la prima macchina martedì e altre dovrebbero arrivare in seguito. Alla Flawa, di Flawil (AG), l'inizio della produzione di maschere speciali per il personale medico è previsto per fine aprile.