È la previsione del delegato delll'UFSP per l'emergenza Covid-19 Daniel Koch.
L'esperto ha parlato anche di vaccini: «I primi a usarli dovranno essere dottori e infermieri». E sulle tempistiche precisa: «Potrebbe essere pronto per la produzione in serie entro fine anno».
BERNA - La pandemia, per ora sotto controllo (solo 18 i casi registrati ieri), potrebbe ripresentarsi con una seconda ondata in inverno. È quanto affermato da "mister Coronavirus" Daniel Koch in un'intervista concessa a CH Media. Il delegato dell'UFSP per il Covid-19 si è pure espresso sui vaccini e sugli allentamenti del lockdown. «Le norme di distanziamento sociale e igiene devono essere sempre rispettate nonostante i pochi contagi», precisa Koch. Così facendo il rischio d'infettarsi è minimo. «Bisogna però evitare gli assembramenti. Perché basta una sola persona infetta per propagare il virus».
Per questo motivo i grandi eventi estivi non avranno luogo. «In un festival all'aperto è impossibile tracciare una mappa del contagio. La cosa è invece differente se parliamo di un concerto con soli posti a sedere».
L'obiettivo principale è quello di prevenire una seconda ondata quest'estate. Ma il problema, secondo Koch, è solo rinviato al periodo invernale. «Con il freddo circolano molti più virus respiratori. Questo significa che dovremo fare molti più test per capire quale malattia abbia una persona con sintomi influenzali. E questo potrebbe anche significare che alcune persone ammalate di coronavirus potrebbero sfuggire dai radar del contact tracing».
Passando ai vaccini, il delegato dell'UFSP precisa che i primi che dovrebbero beneficiarne sono coloro che lavorano in ambito sanitario. Ma quando avremo un medicinale efficace? Koch ritiene che un vaccino possa essere pronto per la produzione in serie entro la fine dell'anno.