È la mossa del Canton Vaud in risposta alle nuova abitudini della popolazione dopo il lockdown
LOSANNA - Oltre cento chilometri di corsie ciclabili provvisorie fuori dalle località: Vaud accelera in materia di mobilità lenta, sulla scia del ripensamento generale indotto dal Covid-19, e vara misure temporanee definite «senza precedenti».
«Il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini: sempre più persone sono pronte a viaggiare in bicicletta, un mezzo di trasporto veloce, ecologico e sano», ha affermato oggi in una conferenza stampa a Losanna la presidente del governo cantonale Nuria Gorrite.
Le prime analisi evidenziano il rischio che circa il 10% degli utenti del trasporto pubblico si rivolga all'auto dopo la fine del periodo di semi-confinamento. Un'evoluzione tutt'altro che auspicabile, ha spiegato la politica socialista, non solo considerati gli obiettivi di protezione del clima che si è imposto il cantone, ma anche dal profilo del traffico: si rischia infatti il collasso viario.
Si tratta perciò d'incoraggiare i lavoratori a lasciare la propria vettura a casa. In questo contesto la bicicletta, sia quella normale che quella elettrica, può rivestire un ruolo di primo piano. Soprattutto perché la metà dei pendolari ha meno di dieci chilometri da percorrere, ha osservato la responsabile del Dipartimento delle infrastrutture e delle risorse umane.
Per questo il cantone ha deciso di prendere con decisione l'iniziativa, varando «misure provvisorie senza precedenti», ha sottolineato Gorrite. Entro l'estate saranno predisposte corsie ciclabili su oltre 100 chilometri di strade cantonali fuori dagli agglomerati (contando i due sensi quindi 200 km di corsie). Le tratte verranno scelte in considerazione della loro vicinanza ai centri.