Il periodo di lockdown ha incrinato i rapporti, come confermano gli amministratori d'immobili
ZURIGO - Durante il recente lockdown abbiamo passato molto più tempo in casa. E chi lavorava in remoto si è magari per la prima volta reso conto di quanto è rumoroso lo sciacquone al piano di sotto o di quanto è pesante il passo dell'inquilino al piano di sopra.
Da una parte, il periodo di semi-confinamento ha spinto molti a fare volontariato, aiutando i vicini di casa per la spesa o altre commissioni. Dall'altra, non mancano i casi in cui i rapporti coi vicini si sono incrinati.
Ne sanno qualcosa gli amministratori d'immobili, che nelle scorse settimane oltre San Gottardo hanno assistito a un aumento di richieste e lamentele da parte degli inquilini, come scrive oggi la SonntagsZeitung. Lamentele che riguardavano in primis musica troppo alta, bambini che giocavano e schiamazzi serali sulle terrazze. Ma si parla anche di persone infastiditi dal fumo dei vicini in terrazza.
C'è anche chi ha ricevuto segnalazioni per l'installazioni di trampolini o piscine negli spazi comuni, che non avrebbero più permesso il rispetto delle distanze di sicurezza.
Anche la polizia zurighese, lo si legge ancora sul domenicale, ha avuto a che fare con inquilini “arrabbiati” per il disturbo della quiete. «Tra marzo e giugno le segnalazioni sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2018 e del 2019» affermano infatti le autorità.