Manifestazioni di protesta si stanno tenendo oggi nelle principali città elvetiche.
Migliaia di dimostranti sfilano per le vie di Zurigo, Berna, Losanna e Lucerna protestando contro la discriminazione e la violenza della polizia americana ai danni delle persone di colore. Disordini e arresti in riva alla Limmat.
BERNA - La morte del cittadino afroamericano George Floyd, ucciso soffocato da poliziotti a Minneapolis, indigna anche la Svizzera: manifestazioni di protesta contro il razzismo si sono tenute oggi in diverse città elvetiche, tra cui Zurigo, Berna, Lucerna, Losanna e pure a Lugano. I dimostranti hanno sfilato lungo le vie delle città scandendo l'ormai famoso slogan «Black Lives Matter» (le vite dei neri contano) e protestando contro la discriminazione e la violenza della polizia nei confronti delle persone di colore.
Cartelloni e silenzi - «Il silenzio uccide», «le vite dei neri contano» o ancora «niente giustizia, niente pace», sono solo alcune delle scritte che si potevano leggere sui cartelloni tenuti dai manifestanti. Inoltre, più volte i presenti si sono inginocchiati, alcuni con il pugno levato al cielo, per otto minuti e 46 secondi, il tempo dell'agonia vissuta da George Floyd.
In diecimila a Zurigo - I manifestanti, quasi tutti vestiti di nero e in gran parte giovani, hanno invaso soprattutto le strade di Berna e Zurigo. Nel primo pomeriggio, nella Città federale - secondo alcune stime - si sono radunate circa 4'000 persone, a Lucerna «qualche centinaia», mentre nel centro di Zurigo si parla di quasi diecimila manifestanti. Poco dopo le 17.00 invece un migliaio di persone sono scese in strada a Losanna.
Disordini a Zurigo - La polizia - sebbene alcune manifestazioni non fossero state autorizzate - si è limitata a invitare i presenti a evitare assembramenti, astenendosi dall'intervenire. Tuttavia, a margine della dimostrazione di Zurigo si sono verificati disordini contro le forze dell'ordine. Agli agenti presenti sono stati lanciati degli oggetti e diverse persone sono state arrestate - ha reso noto su Twitter la polizia zurighese - specificando in seguito che si trattava di gruppi autonomi di sinistra che avevano partecipato al corteo.
Due manifestazioni a San Gallo - Oggi, oltre alle città svizzere già citate, poco più di un migliaio di persone si sono riunite anche a San Gallo, ha indicato una giornalista dell'agenzia Keystone-ATS presente sul posto. Parallelamente, circa 300 donne hanno manifestato rivendicando maggiori diritti. Entrambe le dimostrazioni si sono svolte in modo pacifico.
Assembramenti - Nonostante le restrizioni legate alla pandemia, negli ultimi giorni migliaia di persone sono scese in strada in molte città europee dopo l'uccisione di Floyd, avvenuta lo scorso 25 maggio. Nella Confederazione, in molti casi, è passato inosservato anche il limite di 300 persone imposto per le manifestazioni, così come il rispetto delle distanze sociali, ma diversa gente ha indossato la mascherina. Già nel corso delle ultime settimane la voce dei manifestanti elvetici si è fatta sentire: prima a Zurigo e poi nelle città di Bienne (BE), Berna, Basilea, Neuchâtel, Losanna e Ginevra.