Due macchinari acquistati dalla Confederazione dovevano essere operativi da metà maggio. Ma così non è stato.
Al momento le mascherine FFP2 vengono tutte importate. In ottica futura rinunciare alla produzione non è però possibile.
ZURIGO - Le mascherine fanno ormai parte della vita di tutti i giorni: dai parrucchieri che le devono indossare, ai trasporti pubblici sui quali è raccomandato il loro utilizzo. Sono poi particolarmente indispensabili per gli operatori sanitari. Quindi, Confederazione e Cantone di Zurigo avevano deciso di installare due macchinari che producono mascherine di tipo FFP2.
L'ultima fase di test - Questi erano arrivati in Svizzera il 22 aprile e da allora sono stati installati presso Flawa Consumer GmbH. La società di Flawil non ha dovuto pagare nulla: i costi - attorno al milione e mezzo - sono stati interamente finanziati da Confederazione e Cantone. L'avvio della produzione sarebbe dovuta avvenire al più tardi a metà maggio. A pieno regime, la produzione sarebbe stata tra le 80'000 e le 100'000 mascherine FFP2 al giorno.
Ma finora Flawa non ha prodotto nemmeno una mascherina FFP2. I macchinari non sono ancora in funzione, come hanno spiegato a 20 Minuten. «L'assemblaggio è stato molto rapido, ma i processi devono essere ottimizzati in modo che la qualità del prodotto sia corretta», ha argomentato Alfredo Schilirò, portavoce di Flawa. Questo richiederebbe normalmente diversi mesi. Ma poiché il tempo stringe, i preparativi sono in pieno svolgimento: «Siamo nella fase finale del test», afferma Schilirò. Le prime maschere potrebbero essere prodotte fra poche settimane.
Mascherine per il futuro - In compenso, circa 100 milioni di mascherine protettive sono già arrivate in Svizzera dall'estero. La maggior parte di queste sono state destinate agli operatori sanitari. Quindi quelle prodotte a Flawil sono ancora necessarie? «Chiaramente», dice da parte sua il Dipartimento della Difesa (DDPS).
Le esigenze del governo federale e del Cantone sono attualmente soddisfatte grazie alle importazioni, ma «con due macchinari, in futuro sarà garantita anche la produzione interna di maschere FFP2 in Svizzera», ha spiegato un portavoce del DDPS.