In pochi mesi hanno comprato due Bentley e una Ferrari. Grüter (UDC): «Mi congratulo con loro, ma ci sia un'indagine».
ZURIGO - La SonntagsZeitung ne aveva dato notizia ieri riprendendo informazioni del portale finanziario Inside Paradeplatz. Nel pieno della pandemia due giovani imprenditori zurighesi di 22 e 23 anni hanno venduto mascherine e altri dispositivi di protezione per milioni di franchi, tanto da potersi permettere in breve tempo due Bentley e una Ferrari. Sul domenicale, il consigliere nazionale UDC Franz Grüter chiedeva che il caso fosse «esaminato» per individuare eventuali irregolarità da parte della Confederazione: la Farmacia dell’esercito, infatti, figura tra gli acquirenti della loro società di importazioni parallele.
Ora, però, 20 Minuten fa sapere che i due neo multimilionari sono degli esponenti proprio del partito di Grüter, più precisamente della sezione giovanile zurighese. Come conferma l’attuale presidente, Camille Lothe, i due si sono ritirati dall’ufficio presidenziale in marzo per occuparsi della loro società di import-export, ma restano membri del partito. In un selfie risalente al 2017, li si vede insieme al tribuno UDC Christoph Blocher e a Camille Lothe. «Questa è una questione imprenditoriale che non ha niente a che vedere col partito», sottolinea quest’ultima. I due giovani UDC si sono meritati il loro successo, aggiunge.
Grüter, dal canto suo, fa dei distinguo rispetto alle dichiarazioni di domenica: «Non richiedo alcuna indagine contro i giovani imprenditori. Anzi, mi congratulo con loro, sono uomini d’affari scaltri», afferma. Sulla SonntagsZeitung, però, sosteneva che non fosse accettabile che dei giovani si arricchissero approfittando di una situazione d’emergenza: «È compito del compratore preoccuparsi di ottenere il miglior prezzo possibile», afferma ora ribadendo la necessità di un’inchiesta sulla gestione della procedura d’acquisto, ma contro il Dipartimento federale della difesa. «Ci deve essere un’indagine», sottolinea. «Non è possibile che la Confederazione calcoli 1.20 franchi a mascherina quando il prezzo di mercato è di 30-40 centesimi», aggiunge.
Studente di economia l’uno e apprendista di commercio l’altro, i due giovani UDC hanno fondato la loro società d’importazione di bibite e articoli per la cosmesi, Emix, nel 2016. Gli affari, però, sono decollati solo con lo scoppio della pandemia di Covid-19. Grazie ai loro contatti con la Cina hanno preso a smerciare mascherine e altri dispositivi di protezione in Svizzera e all’estero investendo alcune milioni di franchi e guadagnandone centinaia di milioni. In pochi mesi, si sarebbero comprati due Bentley da 250’000 franchi l’una e una Ferrari F150 da oltre 2,5 milioni di franchi.
Tra gli acquirenti, oltre al Ministero della sanità bavarese, che ha comprato da loro mascherine e tute protettive per complessivi 15 milioni di franchi, figura anche la Farmacia dell’esercito svizzero. Dai due giovani imprenditori ha acquistato 10 milioni di mascherine chirurgiche e 500’000 mascherine FFP2. «La Farmacia dell’esercito ha comprato da Emix a prezzo di mercato», ha assicurato alla SonntagsZeitung la portavoce del Dipartimento federale della difesa Carolina Bohren.